“Domani è un altro giorno” su La Nuova Sardegna
La forza di una madre tra solitudine e amore negli anni Sessanta
In libreria “Domani è un altro giorno” di Giampaolo Cassitta
Omaggio alla capacità delle donne di superare le avversità
Una lunga lettera a una madre che non potrà mai leggerla, perché i suoi ricordi sono rinchiusi in un mondo ormai impenetrabile, ma anche una lettera a un padre andato via troppo presto e tragicamente. In fondo, il monologo dolceamaro di un figlio che parla a sé stesso di una vita familiare, di un percorso esistenziale, scanditi entrambi dalle canzoni che diventano colonna sonora e messaggi nella bottiglia lasciata galleggiare in un oceano di sentimenti e di emozioni. Un romanzo che parla della solitudine di una donna, del coraggio e della modernità di una madre rimasta vedova giovanissima ad allevare due figli. Un racconto che affronta con delicatezza il tema dell’assenza di un genitore morto giovane e rimasto ragazzo per sempre mentre i suoi figli, bambini, crescevano nel suo ricordo e diventavano adulti. Assenza che diventa presenza invisibile ma fortissima.
Un romanzo familiare intimo dove un adulto va alla ricerca del bambino che è stato e che è rimasto in un angolo, intrappolato nei ricordi e nella nostalgia, per ritrovare nei silenzi della madre le parole che non ha detto. Questo è “Domani è un altro giorno”, il libro di Giampaolo Cassitta (Arkadia Eklipse, 14 euro) in libreria da qualche giorno. Un libro che è insieme un racconto e un tributo alla forza delle donne e delle madri. La protagonista sta sullo sfondo, destinataria di un grande tributo di amore che non scivola mai nel sentimentalismo patetico dell’orfano bambino. La figura e la personalità della donna, prima ancora di quella della madre, affiora nitida a partire dai ricordi della sua dignitosa reazione al trauma causato dalla perdita del compagno amato. Un giovane uomo morto per un incidente sul lavoro, un marito, un padre destinato a restare eterno ragazzo, di cui la protagonista preserva per tutta la vita con determinazione il ricordo e il ruolo genitoriale agli occhi dei due figli.
I ricordi familiari, un lento scorrere di giornate dedicate alla costruzione del futuro dei figli, si intrecciano con quelli dei principali avvenimenti che hanno scandito la storia dal 1963 in poi. Avvenimenti e musica, con una colonna sonora che tutte le famiglie hanno costruito nel tempo e che si fonde con i ricordi dando loro un senso. “Domani è un altro giorno”, la frase pronunciata da Rossella O’Hara in “Via col vento”, racchiude la capacità delle donne e delle madri di andare avanti nonostante tutto.
Il romanzo di Giampaolo Cassitta è anche un tributo alle ragazze degli anni Sessanta, che avevano pochi strumenti nella cassetta degli attrezzi dell’autonomia femminile ma che sono riuscite a usarli e a costruirne di nuovi che sono stati poi indispensabili per le generazioni future. È bello, anche per questo, che il libro esca alla vigilia dell’8 marzo. Domani è un altro giorno non è solo la storia di una famiglia, ma un omaggio alla rivoluzionaria capacità delle donne di superare le avversità.
Se dentro di noi resta sempre il bambino che siamo stati, in “Domani è un altro giorno” Cassitta fa crescere quel bambino e gli dà le risposte che chiede da sempre.
Daniela Scano