Dalla scura terra su Tortohelie
Tortohelie
14 ottobre 2011
Pirenei, tremiladuecento anni fa: un drappello di esploratori, in viaggio verso il lontano settentrione, si trova a dover respingere il furioso assalto di una banda di predatori. Irlanda, prossimo futuro: da una torbiera emergono i cadaveri perfettamente conservati di due arcaici guerrieri, morti in un antico combattimento in cui si sono uccisi a vicenda.
Qualcosa lega questi due avvenimenti apparentemente così lontani tra loro nel tempo e nello spazio, in entrambi i casi infatti si tratta di antichi abitanti della Sardegna. Quest’isola, troppo spesso immaginata e descritta come immobile e schiva, racchiusa in se stessa e timorosa del contatto con altri popoli, senza un preciso motivo. Quella stessa isola, peraltro, sin dal neolitico crocevia di scambi commerciali e spedizioni di vario genere, culla di una civiltà raffinata e originale che fece della metallurgia bronzea un’autentica arte. I cui abitanti, quindi, avevano una formidabile spinta a ricercare l’allora preziosissimo stagno.
La plausibilità storica di questo romanzo, a detta degli archeologi, fa da sfondo a vicende narrate con gli accenti del romanzo storico e del thriller di spionaggio industriale. Temi che si intrecciano fra loro, rincorrendosi nei due flussi temporali della narrazione; due isole lontane eppure così simili, Sardegna (in cui come si scoprirà leggendo gioca un ruolo decisivo la terra d’Ogliastra) e Irlanda, vivono attraverso le passioni, i timori e la coraggiosa voglia di futuro dei protagonisti, costretti a difendersi da nemici pericolosi e privi di scrupoli.
Il romanzo è stato presentato nel Museo Archeologico di Cagliari, nell’ambito degli eventi della Settimana della Cultura 2011; è stato premiato nella rassegna Le regioni del cuore, presso il Salone Internazionale del Libro di Torino (diretta RAI nella trasmissione Caterpillar), è stato recensito dalla trasmissione di Carlo Massarini Cool Tour.