“Come una barca sul cemento” su L’Arena

Il seduttore seriale che fugge dal suo presente

Saporito presenta un romanzo breve sul malessere interiore 

Nelle principali librerie italiane vediamo esposto, in questi giorni, il nuovo libro di Roberto Saporito, di cui abbiamo recensito quasi l’opera omnia.
Sull’accattivante copertina, brilla il titolo «Come una barca sul cemento» (Arkadia, pp.110, euro 13) romanzo breve, quasi ritmato da una musica inquietante, come inquieto è il protagonista della trama, raccontata a noi lettori da una voce fuori campo. Il cinquantenne protagonista, incapace di resistere alla sua vis di seduttore, ha perso l’incarico prestigioso di insegnante universitario a Roma, per lo scorretto comportamento nei confronti delle sue allieve compiacenti. Ha dovuto, quindi rifugiarsi in un luogo marittimo della Toscana, come guardiano notturno di barche. E una barca, appunto, sarà la sua abitazione. Ma non sa rinunciare alle sue abitudini del passato.
In quel luogo fuori dal mondo, solo i social possono confortarlo. Inizierà cercando Flavia in Facebook. Il dialogo tra i due è secco, essenziale, in linea con lo scopo che il protagonista della narrazione si prefigge. Tanto che chiede a se stesso: «Forse speri di consumare quello che all’epoca non hai consumato? Ma sono passati anni, tanti anni, le persone invecchiano come tu sei invecchiato, anche se con te la natura è stata magnanima, non hai per niente l’aspetto di un cinquantenne, forse ne dimostri quaranta e portati molto bene». Flavia è la prima a rispondergli, non solo per accordi, anche per fatti sostanziali. Si viene rapidamente al dunque erotico, eros che si tinge di necrofilia. Ma un romanzo del genere, tanto ipnotico, da non permetterci di staccare l’occhio dalla pagina, non va raccontato, va letto. Impossibile riassumerne il ritmo ansioso, il passo cadenzato, con cui il protagonista procede da una Flavia a una Livia, per di più lesbica, ma il fatto parrebbe irrilevante.
Tutto il malessere interiore dell’ex insegnante di letteratura americana, ridotto ad un mestiere che non gli somiglia, Saporito lo sa esprimere con una qualità letteraria che da lungo tempo gli ricono- sciamo. Gli episodi dei vari incontri del protagonista, parrebbero scollegati, in realtà li cuce un lieve, ma insistente fil rouge, che attinge anche flash dalla cronaca, da fatti accaduti. Livia, la seconda donna importante dei suoi recuperati incontri, è una scrittrice affermata in grado di procurargli un posto d’insegnante in un liceo classico veneziano. «Ma il vero problema, è inutile nasconderlo, è Elisabetta, la meravigliosa Elisabetta della quinta B, incantevole e pure brillante diciottenne, un’esuberante e simpatica Meg Ryan in fiore, che a fine lezione viene a chiederti altri titoli di libri da leggere, e tu dopo la lezione su Ellis le hai consigliato la lettura d “Le mille luci di New York”di Jay Mc Inerney (…) E dopo “Enormi cambiamenti all’ultimo momento” di Grace Paley e “Cattiva condotta” di Mary Gaitskill, siete finiti inevitabilmente a letto insieme». La storia di Roma si ripete inesorabilmente. Il seduttore seriale non sa guarire dalla sua malattia.
Il lessico dell’autore piemontese è volutamente crudo, essenziale e nel contempo molto colto. Scrittore prolifico, nato ad Alba classe 1962, non ha solo pubblicato romanzi di successo, ma vanta anche racconti pubblicati su antologie e su innumerevoli riviste letterarie. 

Grazia Giordani


Arkadia Editore

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