RAFFAELE NIGRO
FONTE UFFICIO STAMPA COMUNE DI POLICORO
POLICORO, TUTTO PRONTO PER LA V EDIZIONE DEL FELP, FESTIVAL DELLE LETTERATURE. ROSETO (PRESIDIO DEL LIBRO MAGNA GRECIA): “APPUNTAMENTO DEDICATO ALLA TRADUZIONE, TANTI AUTORI DI LIVELLO PER RIPORTARE AL CENTRO DELL’ATTENZIONE LA PAROLA”
Giunto alla sua V edizione, il Festival delle letterature di Policoro, FeLP, torna in Biblioteca Comunale nel week end dal 8 al 10 novembre con un programma ricchissimo grazie al lavoro inesauribile del suo direttore artistico, il prof. Francesco Roseto.
Questa mattina la presentazione ufficiale nella conferenza stampa presso la Sala Consiliare alla presenza di giornalisti e appassionati: “Con la V edizione del FeLP sottolineiamo l’importanza dei libri nella nostra comunità – ha commentato l’Assessore alla Cultura policorese, Massimiliano Scarcia – Il libro, la cultura e la conoscenza sono al centro del nostro programma e la nostra Amministrazione sarà sempre al fianco del Presidio della Magna Grecia. Momenti come questi contribuiscono a far crescere sempre più il nostro patrimonio culturale, facendo assurgere Policoro a centro guida per tutto il territorio”.
Alla presenza delle Istituzioni locali, il Festival si aprirà il venerdì pomeriggio con autori e autrici lucane come da tradizione e nei giorni a seguire si alterneranno scrittori e scrittrici di ogni parte di Italia.
“Quest’anno l’appuntamento sarà dedicato alla traduzione – ha dichiarato Francesco Roseto, Presidente dell’Associazione Presidio del Libro Magna Grecia – a Policoro ci saranno tanti autori di livello per riportare al centro dell’attenzione la parola”.
Appuntamento immancabile quello con il Novel in progress, mentre le novità di quest’anno saranno l’angolo del Giallo a cura di Danilo Villani, direttore artistico della rassegna romana Brividi a Km 0, e lo spazio dedicato alla traduzione dei libri con affermati professionisti del settore.
Ci saranno incontri nelle scuole e collegamenti con gli amici di Librinstreaming.
Quest’anno ci sarà, infine, un ulteriore appuntamento il 16 novembre con la presentazione in prima nazionale del nuovo libro di Raffaele Nigro.
PROGRAMMA
VENERDÌ 08 NOVEMBRE 2024
BIBLIOTECA COMUNALE
ore 16.00: Inaugurazione e presentazione del programma della V edizione del “Fe.L.P.-Festival delle Letterature a Policoro” e insediamento nella postazione del “Novel in Progress” dello scrittore Mirko Addesa.
Interverranno:
Prof. Francesco ROSETO, Direttore Artistico del “Fe.L.P.-Festival delle Letterature a Policoro”;
Prof.ssa Maria Carmela STIGLIANO, Dirigente Scolastico I.I.S. “Pitagora” di Policoro (MT);
Prof.ssa Giovanna TARANTINO, Dirigente Scolastico I.I.S. “Enrico Fermi” di Policoro (MT)
Avv. Enrico BIANCO, Sindaco di Policoro;
Dott. Francesco MANCINI, Presidente della Provincia di Matera;
Dott. Marcello PITTELLA, Presidente del Consiglio Regionale di Basilicata
ore 17.00: La Caccia-La prima indagine di Andreina Serri (Another Coffee Stories) di Angela Iannarelli; 39 giorni prima di scomparire (Edigrafema) di Giusy Tolve con Maria Lovito
ore 17.40: La vita sognata (Les Flaneurs) di Rita Lopez con Marianna Bitonte
ore 18.00: La prima indagine di lei (Gelsorosso) di Caterina Ambrosecchia con Angela Sassone
ore 18.20: Presente Remoto (Do it Human) di Nuccia Benvenuto; Le storie che finiscono male (Another Coffee Stories) di Luigi Scortichini con Marialucia Lattuca
ore 19.00: Adelaide (Youcaprint) di Marianna Colangelo con Francesco Roseto
ore 19.20: Il signor Smith (Albatros) di Francesco Sciannarella; Morire di libertà (Leone Editore) di Rocco Faraone con Maria Lovito
SABATO 09 NOVEMBRE 2024
ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE “PITAGORA” DI POLICORO (MT)
ore 11.00: Gli studenti incontrano Massimo Lugli giornalista/scrittore a cura della prof.ssa Rosanna Milione
ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE “ENRICO FERMI” DI POLICORO (MT)
Ore 11.00: Gli studenti del Liceo Scientifico/Linguistico/Classico incontrano
Gabriella Pandolfo traduttrice
Richard Ambrosini saggista/traduttore
Simona Teodori avvocato/scrittrice
a cura della prof.ssa Paola Nifosi
BIBLIOTECA COMUNALE
ore 16.00: L’Italiana in bicicletta (Giunti) di Pina Maria Rinaldi con Angela Delia
ore 16.30: La Cospirazione dei Cenci (Newton Compton) di Simona Teodori con Eliana Bruno e Francesco Roseto
ore 17.00: Le lacrime di dio (Sette Chiavi) di Fabio Mundadori con Chiara De Magistris e Margherita Rasulo
ore 17.30: Come l’arancio amaro (Bompiani) di Milena Palminteri con Pina Masturzo
ore 18.00: Disperato Erotico Sud (Rubbettino) AA.VV. con Giampiero D’Ecclesis, Angelo Parisi e Piera Carlomagno coordina Maria Lovito
ore 18.30: Gli invisibili di San Zeno (Mondadori) di Alessandro Maurizi con Cinzia Cofano
ore 19.00: Ovunque andrò (Solferino) di Piera Carlomagno con Maila Cavaliere
ore 19.30: La ragazza del Vaticano (Newton Compton) di Massimo Lugli con Livio Frittella
DOMENICA 10 NOVEMBRE 2024
PIAZZA ERACLEA
ore 09.30: Arriva il “Bibliomotocarro” di Antonio La Cava
BIBLIOTECA COMUNALE
ore 10.00: Tutto quanto fa …fumetto con Giancarlo Marzano sceneggiatore “Dylan Dog”
ore 11.00: L’Angolo del Giallo a cura di Danilo Villani
il giallo “quartierale” romano: Laurentino, Montesacro, Garbatella, Ostia:
Sangue sporco (Corbaccio) di Enrica Aragona
Un caso per Maraschino (Frilli Editore) di Paolo Zagari;
Garbatella effetto notte (Affiori) di Sara Reale;
Una morte senza peso (Mondadori) di Nora Venturini;
Letture di Emilia Marra
ore 12.00: U Pringëpe Zicchë, racconto di Antoine de Saint-Exupéry tradotto in dialetto roccanovese a cura della prof.ssa Patrizia Del Puente Università della Basilicata
ore 16.00: La mia creatura (Giunti) di Silena Santoni con Richard Ambrosini
ore 16.30: Lava (Arkadia) di Patrizio Nissirio con Livio Frittella
ore 17.00: Tutto quel viola (Frilli Editore) di Cristiana Astori con Fabio Mundadori
ore 17.30: Cos’è la traduzione letteraria? Tavola rotonda a cura di Francesco Roseto
Interverranno:
Serena Bianchi: Il Libro di Aisha (Ventanas) di Sylvia Aguilar Zéleny
Gabriella Pandolfo: Le Ragazze di Glasgow (Giunti) di Susanne Goga
Luca Briasco: You like it darker-Salto nel buio (Sperling & Kupfer) di Stephen King
Richard Ambrosini: L’isola del tesoro (Garzanti) di Robert Louis Stevenson
ore 19.00: Il figlio della tempesta (Longanesi) di Marco Buticchi con Paolo Mirti
ore 19.45: Chiusura del “Novel in Progress” e lettura racconto a cura di Emilia Marra; ringraziamenti, saluti e conclusione V edizione del “Fe.L.P.-Festival delle Letterature a Policoro” 2024.
SABATO 16 NOVEMBRE 2024
BIBLIOTECA COMUNALE
ORE 17.30: PRIMA NAZIONALE
Il dono dell’amore (La Nave di Teseo) di Raffaele Nigro con Maria Lovito e Francesco Roseto.
Filippo Mele
Il link alla segnalazione: https://tinyurl.com/4rdm2ecd
BOLOGNA – Gallery16 è lo shop di dischi, libri e il cocktail bar che vi aspetta con una programmazione sempre ricca di eventi live, presentazioni, djset e molto altro.
Giovedì 7 novembre alle 18.30
Aperitivo con gli autori
“Colleghi e altri animali rari” (BookTribu Edizioni) sarà presentato dall’autrice Angela Giusti insieme a Gianluca Morozzi.
Cosa succede quando una laureata in Lettere si ritrova a lavorare come commerciale alla Puntini Srl, dove comandano tre donne che hanno nell’assenza di metodo il loro metodo? Il primo passo sarà integrarsi in un ambiente dove ogni collega ha un soprannome: c’è Peppermint, c’è NoMercy, c’è Madame…e poi c’è lui, Collega, che fattura più di tutti anche se sembra sempre che si sia appena svegliato. La Nuova scoprirà che la vita del commerciale non finisce alle 18: è un vortice di chilometri, risate, sgarbi, clienti che non comprano, gossip, budget, amori impossibili. Perché quando il mare incontra lo scoglio, lo scoglio non si scalfisce…o forse sì?
Dettagli evento ➡ https://fb.me/e/2vd3SZhG1
Venerdì 8 novembre alle 19.00
“L’anno della garuffa” di Anna di Cagno (Arkadia Editore)
Dialoga con l’autrice la giornalista e scrittrice Isa Grassano.
Bookshop a cura di Libreria Trame
Ambientato in un Sud “minore” e in una città mai nominata, ma al centro di speculazioni edilizie e contrabbando di sigarette, “L’anno della garuffa” comincia la notte del 16 marzo del 1978 e si conclude il 9 maggio dello stesso anno.
Sono le date del rapimento di Aldo Moro e cornice temporale nella quale un altro rapimento, questa volta però ai danni di un bambino di dieci anni, sconvolge la vita di una città di provincia non più così piccola da essere ancora una comunità, ma non ancora così grande da attirare l’attenzione in un Paese martoriato dagli Anni di Piombo.
Dettagli evento ➡ https://fb.me/e/5zc0YK18y
Dalle 21.00
Vi aspettiamo per il live dei MixTape a base di pop, rock, new wave… e altro!
Mezzo secolo di musica dagli anni 60 a 2000
STELLA HAAS (Voce, chitarra, cymbal)
GIULIANO TEDESCHI (Fisarmonica)
ELISABETTA DALOLIO (Cajon)
Dettagli evento ➡ https://fb.me/e/2mTsoR94K
Dopo il live restate con noi per eXtravaganza night con selezioni più elettroniche del solito, vi aspetto con tanta voglia di divertirvi, chiacchierare e bere insieme!
L’idea eXtravaganza è quella di offrire al pubblico da scegliere i 45 giri da fine anni 70 a fine anni 80 della propria collezione privata, una sgangherata selezione di 600 pezzi che offre classici wave, synth pop, italo disco, new beat, ebm e molto altro, pezzi di gran spessore accostati a hit sciocche ma con un perché. Il tutto posto in un frullatore interattivo dove niente è prestabilito
I confini sonori sono i più ampi possibili grazie ad un ulteriore archivio musicale di Lp e Mix scelti di volta in volta, incluse produzioni più recenti che omaggiano i suoni anni 80.
Dettagli evento ➡ https://fb.me/e/5DG7Rxc7f
Sabato 9 novembre alle 18.30
ScambievolMENTE presenta
“Il prezzo del tempo” di Ilaria Marchioni
Dialoga con l’autrice: Christian Tarantino.
Il tempo non ha prezzo? Si che ce l’ha: è il prezzo che paghiamo ogni volta che lo sprechiamo.
Quanto tempo sprechiamo ad ascoltare le nostre paure o le preoccupazioni per il futuro? Quanto tempo sprechiamo cercando di essere “bravi”, di accontentare qualcun altro, di assolvere alle aspettative sociali o familiari?
Quanto tempo sprechiamo nell’essere accondiscendenti, a dire di sì quando vorremmo dire di no, nel fare cose che non ci va davvero di fare? Quanto tempo sprechiamo a cercare di essere diversi da ciò che siamo veramente?
E questo tempo ha un prezzo: il prezzo della nostra vita.
Dettagli evento ➡ https://fb.me/e/5zc0YK18y
Dalle 22.00
Nuova serata COLD WAVE con Marco Vitale & Igor Sebastian
Cold Wave è un viaggio vintage-futuristico nella musica new wave degli ultimi quarant’anni. Un mix di sonorità retrò e d’avanguardia in continuo ondeggiare tra le nebbie del passato e le schiarite del presente, alla ricerca dei nuovi orizzonti della musica contemporanea. Lasciatevi guidare dai due traghettatori, Igor Sebastian e The Professor vi condurranno all’approdo.
Dettagli evento ➡ https://fb.me/e/4hdrrub3i
Roberto Di Biase
Il link alla segnalazione su Emilia Romagna News 24: https://tinyurl.com/4rmmn6yz
Gallery 16 apre le porte a una nuova presentazione di libri, ospitando – venerdì 8 novembre, alle 19 – Anna di Cagno e il suo romanzo da poco pubblicato “L’anno della garuffa” (Arkadia Editore). A dialogare con l’autrice, la giornalista e scrittrice Isa Grassano.
L’anno della garuffa, il nuovo romanzo di Anna di Cagno
Ambientato in un Sud “minore” e in una città mai nominata, ma al centro di speculazioni edilizie e contrabbando di sigarette, L’anno della garuffa comincia la notte del 16 marzo del 1978 e si conclude il 9 maggio dello stesso anno.
Sono le date del rapimento di Aldo Moro e cornice temporale nella quale un altro rapimento, questa volta però ai danni di un bambino di dieci anni, sconvolge la vita di una città di provincia non più così piccola da essere ancora una comunità, ma non ancora così grande da attirare l’attenzione in un Paese martoriato dagli Anni di Piombo.
«Nel 1978 avevo dieci anni e a scuola la mia maestra, ogni sabato, ci leggeva in classe il quotidiano della città. Da quel momento, per me, il rapimento di Aldo Moro ha acquisito il valore simbolico della perdita della fiducia nel mondo dei “grandi”», spiega di Cagno.
A narrare questo rapimento, Monica, una ragazzina poco più grande della vittima che sarà costretta a fare i conti con l’imprevedibilità dei comportamenti di quegli adulti di cui vorrebbe fidarsi. Dal suo incontro accidentale con una giovane giornalista, che deve “coprire” la notizia sulla cronaca locale, nascerà un insolito sodalizio. Insieme giungeranno alla consapevolezza che non sempre verità e realtà vanno nella stessa direzione, e che invece molto spesso è un tiro a effetto (la garuffa, appunto) a segnare il destino di tutti.
Il bookshop è a cura della Libreria Trame.
«L’anno della garuffa è il ritratto di una generazione che si è persa e di un Paese che non si è più ritrovato. Un grande romanzo politico italiano che abbiamo il dovere di leggere» (Nicola Vacca, scrittore e critico letterario)
Il link alla segnalazione su BolognaBO: https://tinyurl.com/nmvj43f2
Arkadia, 2024 – Una raccolta di racconti i cui personaggi tessono una rete di legami e la cui esistenza somiglia alla babele di Spoon River, bambini, senzatetto e detenuti che si muovono in una Roma degradata e indifferente.
Una raccolta di dieci racconti, una piccola Spoon River metropolitana che avrebbe fatto gola a Fabrizio De André, Il lato nascosto delle storie, ultima fatica di Roberta Di Pascasio, si affaccia nelle librerie con una cover accattivante, uomini senza volto intrappolati dentro cornici desuete e anonime. I personaggi dei racconti sono, a volte a loro stessa insaputa, incastrati uno dentro la vita dell’altro come in una bambolina matrioska russa. Vite per lo più anonime o incapaci di volare alto, esistenze che si sono perdute o che hanno come desiderio quello di riscattare se stesse a danno delle esistenze altrui.
È così anche l’ambientazione, una città qualunque d’Italia, che mano a mano scopriremo essere invece la capitale, una Roma degradata e indifferente per lo più, che ha solamente fretta e nessuna voglia di soffermarsi a guardare le sofferenze e le difficoltà degli uomini e delle donne che la abitano. Il primo racconto è emblematico: l’uscita dal carcere di un ex detenuto forse innocente, l’incontro con la moglie che invece crede alla sua colpevolezza e poi l’unico amico che gli è rimasto al fianco. Il protagonista Salvatore, detto Salvo, è un uomo distrutto dall’arroganza e dal desiderio di una giustizia sommaria di un vecchio giudice in pensione, che tornando alla metafora di Spoon River ricorda molto, per certi versi, il nano de Il Giudice di Fabrizio De André nel vinile Non al denaro non all’amore né al cielo, tratto appunto dall’antologia di poesie di Edgar Lee Master. Salvatore oramai non ha altro desiderio di capire chi lo ha incastrato e perché.
Ritroveremo, proseguendo con le pagine, questi e altri personaggi che assumeranno il valore di protagonisti e protagoniste nei vari racconti con un concetto che mano a mano, nella penna di Roberta Di Pascasio, si va facendo sempre più chiaro. E lo fa dire a Ferdinando, un senzatetto, uno dei tanti di questa Roma assente. Ferdinando è un perdente, nel senso vero del termine, è uno che ha perso davvero tutto ma ha pur sempre una vita da raccontare e un sorriso per gli altri. Gli troveranno un biglietto con una frase scritta con la penna rossa:
Amico sei ancora in tempo. Scegli la parte illuminata della storia.
E mi viene da dire che, se esiste sempre un cono d’ombra, un altro modo di affrontare il gioco della vita, altrettanto ci dovremmo ricordare di saper ascoltare quei non detti, quel silenzio che a volte richiede solo attenzione e amore; così prende vita il personaggio di Carolina, una bambina di dodici anni che solo nei libri trova conforto e inventa storie con ogni lettera dell’alfabeto per raccontarle al suo amico immaginario.
Maria Caterina Prezioso
Il link alla recensione su SoloLibri: https://tinyurl.com/5bjvk2c2
Josh in fuga è un romanzo che coinvolge profondamente il lettore nella psiche di un giovane protagonista, che percorre le complicazioni della vita in una metropoli frenetica e spesso indifferente. Attraverso una scrittura caratterizzata da una prosa evocativa e attenta ai dettagli, l’autrice è riuscita a trasmettermi il contrasto tra il caos urbano e la ricerca di un senso di connessione umana. Josh è un personaggio particolare, che si presenta come un’anima alla deriva, tentando di mantenere una sorta di leggerezza di fronte a una realtà che lo schiaccia. La sua descrizione iniziale, “con le mani nelle tasche del chiodo e un berretto grigio di lana calcato sulla testa, s’incammina fischiettando” riflette la sua fragilità, mentre il suo fischiettare è un modo per resistere alla voragine di monotonia che lo circonda. La sua ironica malinconia si mescola con una città che pare non lasciare spazio alle emozione, e ogni tentativo di connessione si trasforma in una lotta contro l’indifferenza. La storia si evolve attraverso incontri significativi, come quello con la barista della “Chiesetta”, Miranda, un luogo che dovrebbe offrire conforto ma che, al contrario, rappresenta un’ulteriore frustrazione. L’incontro con la barista evidenzia la difficoltà di Josh nel relazionarsi con gli altri. La sua impossibilità di pagarsi da bere non è solo un problema economico, ma rappresenta la sua ricerca di un momento di umanità in un contesto che sembra negargliela. La mancanza di soldi diventa un simbolo della sua precarietà, riflettendo una realtà in cui chi non ha il controllo su tutto viene facilmente scartato. Durante la lettura è evidente come l’autrice affronta temi rilevanti: l’isolamento moderno e l’impatto della tecnologia sulle relazioni umane. Josh, acuto osservatore, nota quanto i cellulari contribuiscono alla disconnessione con le persone. Criticando così un mondo in cui le esperienze diventano superficiali, ridotte a “piccole immagini asettiche”. Questa riflessione ci invita a considerare la vera essenza delle relazioni, che spesso si perdono nella superficialità dei social media. La sua aspirazione a vivere esperienze autentiche, lontano dai filtri digitali, rende la sua ricerca ancora più emozionante. Il romanzo si arricchisce ulteriormente con il personaggio di Miranda, una donna alle prese con la frustrazione e l’ingiustizia di una vita precaria. L’incontro tra i due giovani mette in luce una tensione palpabile: da una parte, il suo bisogno di autenticità, dall’altra, la rabbia repressa verso chi sembra ottenere tutto senza fatica. Ogni giorno, Miranda affronta la pressione degli standard di bellezza, sentendosi inadeguata accanto a figure come Susi Fashion. Questo risentimento non è solo personale, ma parla a molti di noi che lottano contro il confronto sociale. La sua vulnerabilità si unisce a quella di Josh, dando vita a un legame sincero che evidenzia quanto sia importante comprendersi a vicenda. In un mondo che spesso giudica dalle apparenze, il loro incontro diventa un momento di autenticità e umanità. Concludendo, Josh in fuga è una lettura che sviscera argomenti profondi e attuali: l’isolamento nella società moderna, la ricerca di connessione e la critica alla superficialità delle relazioni. Attraverso la voce del protagonista, l’autrice ci invita a riflettere su quanto siano complicate le nostre vite e su quanto sia importante mantenere la speranza e la tenacia, anche quando tutto sembra remare contro. La storia fi Josh è quella di una persona che cerca un senso nella vita. Tra il caos quotidiano e la frenesia della città, lui desidera trovare un luogo in cui sentirsi a casa. È un viaggio che tocca ognuno di noi, mostrando quanto sia importante cercare il proprio posto nel mondo.
Antonella Maffi
Il link alla recensione su Il Punto sui Libri: https://tinyurl.com/288d8x59
PATRIZIO NISSIRIO, ‘LAVA’ – Il passato riaffiora sotto forma di una lettera, mezzo di comunicazione obsoleto quanto burocratico e preoccupante, nell’ultimo romanzo noir dello scrittore Patrizio Nissirio che porta il suo commissario Aurelio Di Giannantonio a compiere una delle indagini più difficili e rischiose della vita alle pendici del Vesuvio.
Si intitola per l’appunto ‘Lava’ (Arkadia editore) e rappresenta il terzo libro, dopo ‘D’inverno, Venezia’ e ‘Silenzio’, incentrato sul poliziotto romano trasferitosi a Venezia, ma in questo caso costretto dal destino racchiuso nella fatidica missiva a una trasferta nella frazione (immaginaria) di Sant’Anna, vicino a Torre del Greco, dove deve fare i conti col suo passato e coi misteri di una comunità tranquilla solo in apparenza. Basta infatti un manifesto ingiallito che ricorda la vicenda di due sorelline scomparse a far scattare il bisogno di indagare nel commissario, andato lì per capire come mai un anziano di cui non ricorda l’identità gli abbia mai lasciato una eredità, una vecchia casa circondata da un terreno non lontano dal cratere del vulcano. E’ lo stesso Di Giannantonio a spiegare cosa lo spinga ad agire, ad aprire una indagine tutta personale e non autorizzata, nonostante la sua pistola e il distintivo non dovrebbero venir sventolati da quelle parti: “Il mio vizio è che voglio sempre sapere la verità. C’è chi beve, chi gioca d’azzardo, chi colleziona donne: il mio vizio è questo”. Ma un poliziotto non va mai in vacanza, spiega molto bene Nissirio, tanto più se si sente investito personalmente di un caso da risolvere a tutti i costi. Anche perché Di Giannantonio si ritrova più solo che mai e straniero nella comunità di Sant’Anna dove tutti si conoscono, sino al confine con la connivenza, e il commissario viene prima accolto come una curiosa novità per diventare nel giro di pochi capitoli una minaccia, con le sue continue domande sulla scomparse delle due bambine, tali da mettere in discussione una quiete che poggia su un vulcano. Nissirio col suo stile elegante e una lettura profonda del carattere umano si spinge oltre il noir ed entra nel racconto sociale che parla di un’Italia incapace di fare i conti con se stessa, alle prese con un rimosso destinato prima o poi a riemergere come fosse lava imprigionata troppo a lungo. Serve qualcuno che come Di Giannantonio arrivi a scoperchiare per far emergere quella verità che nessuno vuole vedere, come si continua a ignorare il pericolo naturale rappresentato da un vulcano tuttora attivo costruendo case sulle pendici. In uno dei passi più belli del libro l’autore descrive in modo impeccabile la differenza tra l’agire degli uomini e quello della natura: “Il Vesuvio non aveva fretta, né piani omicidi. Semplicemente faceva la sua parte, incurante del traffico e del cemento con cui gli umani tentavano di strangolarlo”. Si può dire lo stesso di alcuni personaggi in ‘Lava’, ben nascosti dietro l’apparenza, ma che sono pronti a fare di tutto pur di difendere dei segreti inconfessabili.
Il link alla recensione sull’ANSA: https://tinyurl.com/yc4mvy3b