La scrittura travolgente, con inflessioni dialettali e colloquiali, dà spessore a personaggi intrappolati in una cultura oscura e claustrofobica, dove imperano il dubbio e il senso di colpa.
La scrittura travolgente, con inflessioni dialettali e colloquiali, dà spessore a personaggi intrappolati in una cultura oscura e claustrofobica, dove imperano il dubbio e il senso di colpa.
L’amore e la fedeltà, il rimpianto e il rimorso, il sesso vero e immaginato, diventare grandi, maturi, il disagio psicologico e le dipendenze.
Un romanzo corale in cui i protagonisti, dai vissuti lacerati, si muovono con delicate cadenze in una prosa incisiva, fortemente lirica ed evocativa.
Un romanzo costellato di situazioni esilaranti che si incrociano con il vissuto reale di ogni persona e che sfociano negli interrogativi di base dell’esistenza.
Piccoli mondi emotivi, esperienze esistenziali, pensieri in carne e ossa, raccontati con una lingua fantasiosa, immaginifica, e una metrica accattivante e contemporanea.
Román Piña Valls descrive un uomo fuori dal comune, il cui passato nasconde qualcosa in più di quello che ama mostrare.
L’autore conduce il lettore in contesti cittadini e familiari, attingendo dal quotidiano e dal sottobosco di stili e di voci padroneggiate con incredibile maestria.
Una storia di incontri e separazioni, sullo sfondo di un continente in movimento verso un avvenire incerto.
In un incalzante susseguirsi di scontri, fughe, amori e tragedie, come la morte della giovane moglie Anita, la fama del prode assume i contorni della leggenda.
Un romanzo che racconta un’epoca attraverso personaggi forti e determinati, protagonisti di un secolo e di una civiltà al tramonto.