L’autore raccoglie le poesie di una vita, osservata con attenzione e lentezza, mantenendo una delicata distanza tra lo scrittore e l’oggetto poetico.
L'autore insinua un messaggio di liberazione dal giogo coloniale, aprendo la strada alle rivendicazioni che saranno ampiamente raccolte dai rivoluzionari del secolo successivo.
Cinquanta narrazioni, tra racconti e romanzi brevi, con un nesso comune: la lotta tra la paura e il desiderio, l’infinito e misterioso numero di mondi che si apre a seguito di ogni decisione si debba prendere nella vita.
Nello stile di Cervantes e con l’isola come protagonista, l’autore traccia un viaggio profondamente poetico attraverso i dettagli e i luoghi geografici più sorprendenti, un viaggio divertente e sconcertante con castelli da fiaba, draghi e labirinti epici.
Come nelle opere di Giuseppe Verdi, i personaggi di questo libro – del passato e del presente, smarriti e sognatori – cantano in solitudine e iniziano timidi duetti. Per quanto fantastiche siano le loro storie d’amore, e malgrado i fallimenti che contengono, ci appaiono vere quanto la vita stessa, e finiscono per ricreare il mondo della Barcellona prima della guerra fino ai giorni nostri, dipinto con umorismo e ironia rivelatrice.
Il diario come deposito di idee di maggior spessore, che superano il setaccio del virtuale e si guadagnano il privilegio della permanenza su carta. Un tentativo di catturare il tempo, quello individuale, intimo, ma anche quello degli altri, il tempo comune.
Hotel DF potrebbe essere definito il nuovo grande romanzo su Città del Messico, ma il suo cuore pulsante è fatto di cosmopolitismo ed eroismo solitario in cui convergono diverse tradizioni letterarie, ed è in grado di darci un ritratto dei difficili tempi in cui viviamo.
Opera fondamentale della letteratura spagnola, ambientata in un momento storico di grandi cambiamenti, in queste pagine vengono presi in considerazione, per la prima volta e ancor prima degli scritti di Benito Pérez Galdós e Blasco Ibáñez, il proletariato, la storia sociale del paese, l’industrializzazione, l’atmosfera dei ceti più umili, e soprattutto il mondo femminile.