Se il padre… Per sempre lasciami di Michela Capone
L’Unione Sarda
1 dicembre 2012
Se il padre è anche orco: la storia di Lucia
Un quadro senza colore, un viaggio nel dolore di una ragazza adolescente vittima di abusi sessuali da parte del padre. Il libro di Michela Capone, giudice del Tribunale dei minorenni di Cagliari intitolato “Per sempre lasciami”, affronta un argomento difficile sia da ascoltare che da raccontare. Ieri sera, nella sala conferenze dell’Unione sarda gremita di gente, si è tenuta la presentazione che si è avvalsa della presenza del Procuratore del Tribunale di Cagliari Mauro Mura e del giornalista di Videolina Paolo Matta. Il racconto è tratto da una storia realmente accaduta, i nomi dei personaggi sono, ovviamente, frutto di fantasia. È la storia di Lucia, una ragazza che nel periodo dell’adolescenza è stata vittima di abusi sessuali da parte del padre che, a sua volta, subì, tra le mura domestiche, la stessa violenza. Un quadro familiare inquietante: una madre incapace di denunciare il proprio marito e la vittima immersa in un incubo dal quale è impossibile uscire. «È stato un libro molto difficile da scrivere», spiega l’autrice, «sono stata convinta dalla protagonista di questa triste vicenda per darle voce e cercare un riscatto dopo questa esperienza tremenda». Durante la presentazione, il pubblico presente in sala rimane ammutolito e visibilmente scosso nell’ascoltare le letture tratte dal romanzo. Il Procuratore Mauro Mura lo ha definito «impossibile da lasciare a metà, un racconto raffigurato come un quadro che non ha colori». Tra le pagine, trasuda il senso di impotenza di una vittima incapace di affrontare l’incubo che causa il fenomeno del senso di colpa. Un libro duro, coraggioso, che permette a un urlo soffocato per tanto tempo di uscire in tutta la sua forza narrativa.
(mat.s.)