La paura può diventare risorsa
L’Unione Sarda
15 ottobre 2011
La paura può diventare risorsa
Il sindaco di Cagliari propone di archiviare capitalismo e comunismo e invita tutti a cercare una terza via. Il direttore de “Il Tempo” parla di crisi economica.
L a paura può diventare una risorsa? La domanda che Graziano Milia si è posto come punto di partenza del suo nuovo libro è stata capace di stimolare il dibattito. Ieri, davanti al pubblico della Fiera, il direttore de “Il Tempo” Mario Sechi e il sindaco Massimo Zedda si sono confrontati sulla loro visione dei temi proposti nel saggio del presidente della Provincia: le bolle speculativo-finanziarie, le crisi alimentari del terzo millennio, i problemi imposti dalla globalizzazione, le nuove fonti energetiche e gli squilibri indotti dall’inquinamento. Se Sechi si è concentrato soprattutto sulla crisi economica («la colpa è anche di tutti noi, del mondo occidentale, che abbiamo vissuto per decenni al di sopra delle nostre possibilità»), Zedda si è spinto a proporre una terza via, che lasci alle spalle i mantra del ‘900: «La parola capitalismo è da archiviare, come la storia recente ci insegna – ha detto – e con questo non voglio certo riportare l’orologio della storia al comunismo, che con la scusa di mettere tutti sullo stesso piano nelle sue diverse applicazioni ha spesso portato a un annientamento delle libertà».
Mentre Sechi e Zedda imbracciavano il fioretto, manco fossero in uno degli studi televisivi che spesso li vedono come ospiti, Milia sorrideva compiaciuto dal grado di coinvolgimento suscitato dalle sue tesi. Quando è toccato a lui parlare di “La paura come risorsa” (Arkadia), nella sala è risuonata un’altra domanda dai mille significati: «La ricerca di una politica e di una economia più giusta è possibile?». La ricetta di Milia è semplice: «Smettere di depredare le risorse naturali della terra, di impoverire coloro che già vivono a livelli di sussistenza, di creare bolle speculative. Questa non è un’illusione».
(anthony Murroni)