Diversamente come te
Note di lettura
2.11.2009
Sul tema della disabilità molto è stato scritto e sicuramente tanto rimane ancora da fare. Per questo, un libro come Diversamente come te, pubblicato in questi giorni da Arkadia Editore, è una piacevole novità. Innanzitutto per il modo in cui si affronta la tematica. In secondo luogo perché il racconto è strutturato in modo che la lettura sia piacevole e fluisca naturalmente. Non dimentichiamo poi il valore aggiunto di aprirci la prospettiva su un mondo di problemi quotidiani e altre questioni solitamente ignorate dai cosiddetti normodotati.
Andrea Cossu, malato di tetraparesi dalla nascita, ha voluto, con la sua testimonianza, fornire una chiave di lettura del tutto personale al suo problema. Far capire che la famiglia, la scuola, lo stato come istituzione, devono attrezzarsi maggiormente per poter dare una risposta che non si riduca alla mera pietà. Perché la diversità infatti non deve diventare un “lager”, un mondo in cui viene confinato colui che per destino o sfortuna nasce diverso dagli altri.
Questo libro insegna con semplicità a vedere la vita dal punto di vista dei disabili, con le loro piccole-enormi conquiste, passando attraverso l’ignoranza di molti, il buon cuore dei volontari, l’arretratezza di certe strutture. Un libro dunque che dovrebbe essere presentato, letto, proposto nelle scuole, nei circoli, in quei luoghi deputati all’educazione. Infatti il messaggio di Andrea, coadiuvato dal suo infaticabile insegnante di sostegno Bruno Furcas, è inequivocabile: io riconosco la mia diversità, non cerco la tua pietà o la facile comprensione, voglio essere semplicemente come te. Insomma, godere i benefici dell’esistenza, potermi creare un futuro, guardare al domani con maggiore fiducia.
E nelle parole di Andrea si avverte un senso di smarrimento allorché ci si è dovuti confrontare con ataviche resistenze, con momenti di pura dabbenaggine, magari non solo dettati dalla cattiveria, ma proprio dalla mancanza di una cultura fondamentale del rispetto.
Andrea è uno dei tanti ragazzi che convive con il suo handicap, che ha avuto per destino, accanto a sé, amici e familiari disposti a seguirlo. Anzi, a suo dire, è anche fortunato, nel senso che le sue piccole conquiste sono il frutto di una disciplina quotidiana, di una volontà granitica. Nelle pagine del libro si raccontano tanti piccoli aneddoti che illustrano perfettamente un mondo ancora poco conosciuto, spesso e volentieri nascosto, fatto di sofferenze, di delusioni, di micro soprusi. Eppure, tutto ciò, non ha privato Andrea del sorriso, della voglia di migliorarsi, di cercare per sé il meglio che la vita potesse offrirgli. Per questo credo che, dal punto di vista pedagogico ed educativo, Diversamente come te sia un testo di altissimo valore, capace di aiutarci a comprendere non solo il calvario dei nostri fratelli più sfortunati, ma anche e soprattutto di indicarci una metodologia di intervento e comprensione assoluta.