La scommessa di Arkadia: scrittori inediti e stranieri
L’Unione Sarda
06.06.2009
Tre autori, due di origine e sarda e una francese tradotta per la prima volta in italiano, per cominciare. Poi una decina di titoli all’anno con scrittori e temi nuovi per il panorama editoriale sardo. Non solo. L’obiettivo (ambizioso, ma obbligatorio per trovare una collocazione sul mercato) è di arrivare alla distribuzione nazionale. È questo il programma della casa editrice Arkadia, appena avviata a Cagliari, che cerca di inserirsi coraggiosamente in un settore colpito a fondo dalla crisi economica: meno vendite, meno lettori, costi in aumento, concorrenza spietata. Eppure Riccardo Mostallino Murgia e Raimondo Schiavone, i due giovani editori cagliaritani che si affacciano oggi nelle librerie sarde, ci vogliono provare con edizioni di ottima qualità e autori inediti o ancora sconosciuti. Nella speranza di pescare un jolly, come può essere stato Camilleri per la Sellerio di Palermo o Niffoi per il Maestrale di Nuoro, che possa trainare gli altri scrittori della “scuderia”. «Per noi è davvero una scommessa, ma crediamo nella professionalità di chi ci lavora e nei libri che vogliamo lanciare» dice Mostallino Murgia che, nonostante la giovane età, ha alle spalle una lunga esperienza alla direzione delle librerie della Costa e di altre catene. Certo, mentre diverse case editrici sono state costrette a rallentare la produzione o persino a chiudere, Arkadia si presenta addirittura con tre novità.
LA FRANCESE Marie-Agnés Michel è una scrittrice francese quarantenne che ha vissuto tra l’Africa e i Caraibi. Con “L’allegria dei ratti” (pagine 109, euro 13) arriva ora in Italia. L’argomento del breve romanzo, scovato da Arkadia tra le proposte straniere, è scioccante. In una Francia surreale il protagonista Clovis si aggira per i vicoli di una città senza nome e senza cuore con un compito agghiacciante: eliminare tutti gli anziani. Una sorta di “terminator” che porta avanti con fredda meccanicità l’omicidio seriale come un qualsiasi lavoro.
IL THRILLER “Abrasax, complotto in Vaticano” (300 pagine, 16 euro) è il romanzo scritto a quattro mani da una coppia letteraria e nella vita. Lui Marcello Lattuca, sardo di origine trapiantato in Veneto, lei veneta impiegata bancaria, firmano insieme con lo pseudonimo Marcel Martin un thriller internazionale che richiama temi di successo letterario e cinematografico. Alla vigilia del Concistoro che dovrà portare la Chiesa nel XXI secolo viene ucciso il primate cattolico dell’Ucraina. L’omicidio è solo un tassello di un piano dai contorni apocalittici: qualcuno vuole distruggere la stessa Chiesa gettando fango sul papa. Ad indagare viene chiamato il detective Raymond Hamilton, un nuovo personaggio che il duo “Martin” propone agli appassionati di gialli gotici.
ASQUER Molto cagliaritano è il terzo volume pubblicato da Arkadia e ambientato nella città tra il 1912 e il 1945. L’autrice Renata Asquer, nata a Varese da una famiglia aristocratica e casteddaia, fa rivivere mezzo secolo di vita cittadina, in affresco di storia attraverso una saga familiare. Protagonisti di Soldamore (236 pagine, 15 euro) sono don Francesco Sallinguer, discendente di una famosa casata di origini spagnole e i suoi familiari. Il richiamo a Cagliari e ai suoi abitanti (diversi individuabili tra i tanti personaggi che si muovono nel romanzo) è più che evidente. Perché questi autori? «Abbiamo visionato oltre un centinaio di titoli, prima di scegliere»: spiega Mostallino Murgia: «Contiamo molto sulla selezione degli autori, che deve essere accurata e mirata. In giro, paradossalmente, c’è un mare di scrittori o aspiranti scrittori. La narrativa esplode, basta pensare al filone dei giallisti che in Sardegna è diventato una vera moda». Arkadia punta su narrativa e saggistica, con uno spazio alle guide e al turismo. Anche questo, però, un settore inflazionato. «Non c’è dubbio, perciò stiamo lavorando su guide tematiche inedite. Per esempio, è già pronta quella sui coiles, cioè un tour tra gli ovili per turisti intelligenti che vogliono scoprire una faccia meno nota della Sardegna».
CARLO FIGARI