“La bella virtù” su Mille Splendidi Libri e non solo
La bella virtù di Marisa Salabelle – Arkadia Editore
“Mio padre si chiamava Felice, ma felice davvero, in vita sua, credo che non lo sia mai stato. Fu una delle romanticherie del nonno Giulio, il padre di mio padre, quella di affibbiare ai figli nomi di buon auspicio.”
Ritorna l’emozionante storia di Felice e Maria Ausilia protagonisti del precedente romanzo di Marisa Salabelle, Gli ingranaggi del tempo, oggi, ormai anziani, ricordano la gioventù, il loro incontro alla fine della seconda guerra mondiale mentre affrontano la malattia in fase terminale di Felice. La bella virtù, pubblicata sempre da Arkadia editore, la cui narrazione si snoda a più voci, quella di Carla che è rimasta sempre accanto ai suoi genitori prendendosi cura dell’anziano padre durante la malattia, un cancro al pancreas che lentamente lo riduce in uno stato di disabilità e che non riesce ad accettare per il suo temperamento schivo e conservatore; Kevin, figlio di Carla, intento a conseguire la laurea magistrale in storia ricostruendo la genealogia della sua famiglie e del legame tra il nonno materno e San Giuseppe Moscati. E poi ci sono Felice e Maria Ausilia che si alterno tra passato e presente, un arco di storia che arriva fino ai nostri giorni, al 2019 quando la crisi pandemica ha fatto il suo ingresso devastante nel mondo. La bella virtù attraversa un arco di tempo lungo più di cinquant’anni, con i suoi cambiamenti, le sue rivoluzioni sociali, le conquiste di genere di fronte a un’epoca conservatrice e spesso reazionaria verso l’universo femminile.
“Perché nel matrimonio il rapporto carnale tra gli sposi è finalizzato alla procreazione, perciò io avrei dovuto limitarmi a compiere l’atto fecondativo senza tanti fronzoli, altrimenti la bella virtù dove sarebbe andata a finire? ”
Ricorda così i buoni precetti impartiti a Felice dal suo mentore don Angioni, un’educazione religiosa che rispecchiasse un comportamento virtuoso e che oggi sembra sparito davanti a una evoluzione dei costumi e l’emancipazione femminile; Felice e Maria Ausilia con il loro rapporto conflittuale a volte contraddittorio ma sempre uniti negli anni fino alla fine.
Con una scrittura che sempre appaga il lettore, Marisa Salabelle affronta temi universali cari a noi lettori, quali l’amore familiare, la conoscenza e l’identità, il confronto generazionale lungo un arco temporale che coinvolge le voci narranti, dando una focalizzazione ad ampio spettro alle emozione, caratterizzando sapientemente ogni personaggio, tratteggiandone l’emotività di fronte agli accadimenti della vita.
“Non ero pronta a perderlo. Era l’uomo che amavo, l’uomo della mia vita. Certo, avevo mio marito e mio figlio, e amavo moltissimo anche loro, ma con mio padre non c’era gara. E dire che non era neanche particolarmente amabile: non importa. Mi bastava vederlo là, sulla sua poltrona, le mani piene di macchie, il viso ancora bello…”
Perché adoro la scrittura di Marisa? Perché riesce sempre a stupirmi, a coinvolgermi, a essere parte di quella storia, immortalando personaggi indimenticabili, romantici, ironici, audaci, a volte inafferrabili, contraddittori e autentici.
Marisa Salabelle. È nata a Cagliari il 22 aprile 1955 e vive a Pistoia dal 1965. È laureata in Storia all’Università di Firenze e ha frequentato il triennio di studi teologici presso il Seminario arcivescovile della stessa città. Dal 1978 al 2016 ha insegnato nella scuola italiana. Nel 2015 ha pubblicato il suo romanzo d’esordio, L’estate che ammazzarono Efisia Caddozzu (Piemme). Nel 2019 ha pubblicato il suo secondo romanzo, L’ultimo dei Santi (Tarka). Entrambi i romanzi sono stati finalisti al Premio letterario La Provincia in Giallo, rispettivamente nel 2016 e nel 2020. Nel settembre 2020 è uscito il romanzo storico-famigliare Gli ingranaggi dei ricordi (Arkadia Editore) e nel 2022 Il ferro da calza (Tarka), un giallo con ambientazione appenninica. La scrittrice obesa 2022. Suoi articoli e racconti sono apparsi su riviste online e antologie cartacee.
Loredana Cilento
La recensione su Mille Splendidi Libri e non solo