“Nomi, cose, musiche e città” su ALIBI Online
Quattro poesie invernali di Giovanni Granatelli
Abbiamo l’onore – ma soprattutto il piacere – di pubblicare qui quattro poesie inedite di Giovanni Granatelli, poeta, scrittore e uomo di libri, nonché amico di ALIBI Online. Tra le sue opere ricordiamo almeno Nomi, cose, musiche e città (Arkadia) e Resoconto. Poesie 2002-2022 (Scalpendi).
Lettera dall’inverno
Di come l’assenza
bruci nel gelo
e a dividerci dall’orrore
appena un velo sottile;
della plumeria dormiente
nell’angolo dell’inverno;
dei dadi roventi
lanciati sulla tua mappa;
del silenzio da rompere
a mani e a voce nude;
del tempo che sporca
la pelle sotto gli zigomi;
dei misteriosi animali
che nei giorni fangosi
sognano cattedrali.
Giocattoli
Guarda:
come sfrecciano in alto
i giocattoli luminosi
dei venditori ambulanti
– sparati dentro il buio
inseguono le guglie.
Osservi le scie,
prevedi traiettorie –
scopri che coincidono
con quelle che preghiere
ricadendo poco dopo
tracciano nel gelo.
Metrica
Un apice di gelo –
un lugubre discorso
premuto sul paesaggio
e il vento siberiano
impone alla città
una metrica invernale,
scava nella mente,
racconta di pericoli,
tradisce dentro il sonno
le dimore di cartone.
7 gennaio
Nel piccolo punto del tempo
molto lontano da tutto,
capsula d’aria gelata
(le sgargianti luci rosse
non producono calore)
su questa disadorna
spianata di cemento
– che altro se non
carità e bellezza
per valicare l’inverno
che sarà ancora così lungo?
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