Giorgio Oppi. Una vita al centro
Introduzione
UMBERTO OPPUS*
Quando ancora Giorgio Oppi non ci aveva lasciati già nutrivo la convinzione della grande rilevanza di un lavoro di ricerca sulla sua figura. Mettendo l’interessato al corrente sul mio proposito ho evidenziato con determinazione l’importanza di raccogliere, attraverso racconti e analisi, quasi mezzo secolo di storia della politica sarda e, soprattutto, dei protagonisti che hanno segnato l’evoluzione della storia recente della Sardegna. Per diversi motivi non sono riuscito a realizzare una biografia-intervista, soprattutto perché, per ragioni affettive, mai mi ero soffermato a pensare al momento in cui Giorgio non sarebbe più stato tra noi. Se l’opera fosse stata scritta sulla scorta di episodi e storie vissuti da chi le ha interpretate in prima persona avremmo goduto di un panorama eccezionalmente privilegiato. Chi scrive ha condiviso tanti dei momenti con l’indimenticato Giorgio Oppi: già sul finire del 1989 ho aderito con la dc sarda, al cosiddetto gruppo Oppi (i demitiani a livello nazionale), ho avuto modo di viverli con la fascinazione e l’affetto verso un grande leader politico e uomo di straordinaria generosità.
Alla sua morte, nel luglio 2022, ho ripreso in mano l’idea di scrivere un libro nella certezza che attraverso la figura di Giorgio Oppi si possa raccontare uno spicchio significativo della storia politica sarda, dell’evoluzione, dell’azione politica dei cristiano democratici, della dialettica istituzionale in Consiglio regionale e nel Parlamento, proprio attraverso la sua figura e la narrazione degli eventi di cui è stato e si è reso protagonista. Il tutto, naturalmente, raccontando l’uomo, che nel corso degli ottantadue anni di vita ha avuto modo di far parlare di sé in diversi ambiti della realtà, oltre alla politica per cui è maggiormente e sicuramente conosciuto.