“Umor vitreo” su Linkoristano
Cos’è l’invidia? Una tavola rotonda e un libro per scoprirlo
“Invidia: un incontro possibile dell’anima umana alla ricerca del proprio equilibrio”, questo il tema della tavola rotonda in programma sabato prossimo, 23 marzo, dalle 9 alle 11, al teatro di Sanluri, in via Azuni. Lo organizza il Rotary Club Medio Campidano, partendo dalla presentazione di “Umor vitreo”, l’ultimo libro di Paola Musa, libro che è stato proposto per il Premio Strega 2024. Dopo i saluti di Virgilio Casta, presidente del Rotary Club Medio Campidano, parola a Orsola Altea, presidente della Commissione nuove generazioni dello stesso organismo. Spazio poi alla presentazione della scrittrice, Paola Musa, autrice, appunto di “Umor vitreo”, che parla del suo progetto letterario sui vizi capitali. Introdurrà e modererà la tavola rotonda la pedagogista Valentina Pischedda. Interverranno la neuropsichiatra Anna Mariangela Aroffo che si focalizzerà su “La nascita dell’antisocialità”; il medico olistico antroposofico Luisa Aru parlerà de “ La storia e i destini della persona: un navigare dell’umanità tra aspirazioni e difficoltà”; quindi parola allo psicologo Claudio Sabatini con il tema “ Sono forse io il custode di mio fratello? Ovvero l’invidia nelle relazioni familiari”; il parroco di Sanluri don Mariano Matzeu, che si soffermerà “Sulla via delle dieci parole: invidia come ostacolo alla vita”. Concluderà l’assistente sociale Luisa Angela Pittau con “Educazione alla gratitudine: superare l’invidia per costruire una società resiliente”. Saranno presenti gli studenti e i docenti degli istituti scolastici del territorio. “La letteratura non può prescindere dalla sua funzione sociale”, spiega Orsola Altea, referente dell’iniziativa del Rotary Medio Campidano. “Il poeta nigeriano Ken Sarowiwa, affermava ‘La letteratura deve essere al servizio della società immergendosi nella realtà… Poi è chiaro è anche creatività, fantasia, ma la sua funzione è quella di educare, denunciare, migliorare l’uomo e pertanto lo scrittore deve trasformarsi in un ingegnere dell’anima: chiaro e sempre comprensibile a tutti’. Paola Musa, con i suoi scritti, assolve questa funzione in modo veramente eccellente”.
Marcello Atzeni
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