“Nomi, cose, musiche e città” su Mille Splendidi Libri e non solo
Nomi, cose, musiche e città di Giovanni Granatelli – Arkadia editore
“…abbiamo da poco superato il Brennero sulla via del ritorno e io mi sto chiedendo cosa ne farò di tutta la bellezza di quel viaggio mentre lo stereo sta riproducendo Dogs dei Pink Floyd.”
Nomi, cose, musiche e città, un titolo che riporta alla mente il noto gioco dove bastava un foglio e una penna per trascorrere un po’ di tempo tra amici, dove la D come Domodossola era la regina indiscussa tra le città da scegliere, la semplicità di quel gioco ha dunque ispirato lo scrittore e poeta Giovanni Granatelli per il suo ultimo libro, edito da Arkadia. Nomi, cose, musiche e città sono istantanee che fermano il tempo, prose che narrano brevemente viaggi, musica, luoghi indimenticabili e incontri bizzarri, ammirando la bellezza dell’arte facendosi ogni volta sorprendere davanti all’immensità di un affresco o stupirsi dalla grandiosità delle architetture che si ergono trionfanti nelle più belle piazze del mondo. Leggere Giovanni Granatelli è come passeggiare spensierati nella sua memoria, un tour emozionale e suggestivo. Nel suo album di appunti brevissimi ci porta altrove: dalle donne di Tel Aviv che fanno il bagno al tramonto, scatti che immortalano attimi di felicità; a Napoli, dove il tempo sembra sospeso nel Chiostro di Santa Chiara; davanti al tramonto triestino che suggella l’ultimo giorno di ferie: a Nizza per ammirare i colori della natura…
“Le chiome degli alberi contro il cielo azzurro guardate dal balconcino di un appartamento nel verdissimo quartiere di Fabron, a Nizza (a poche decine di metri, le due file parallele di palme splendide e altissime del Parc de l’Indochine), mentre penso che questa sia una tra le migliori occupazioni dell’esistenza umana: guardare in estate le chiome degli alberi contro lo sfondo del cielo azzurro”
On the road, ascoltando Bruce Springsteen, Pink Floyd, Genesis, mentre i migliori brani dei Beirut accompagnano birra e tapas a Barcellona, uno spaccato di vita narrato con sensibilità e delicata levità.
“Cronici problemi al collo e alla schiena mi impediscono oramai di guidare a lungo e così questa incombenza tocca a mia moglie, che in cambio ottiene l’ascolto di brani d’opera, da me sopportati come una sorta di necessario sacrificio, fatta eccezione per alcune arie che riescono a frugarmi in quella che forse si potrebbe chiamare anima.”
Nomi, cose, musiche e città. Pennellate veloci che disegnano un vissuto tra famiglia, lavoro, viaggi in treno o in taxi, dove si possono osservare stravaganti contesti nella semplicità quotidiana aprendosi, con stupore e sorpresa, al mondo che gli va incontro.
Giovanni Granatelli. Nato a Catania nel 1965, vive sin da bambino a Milano. Lavora da sempre nel mondo dell’editoria. Ha pubblicato sette volumi di versi, tra i quali l’antologia Resoconto. Poesie 2002-2022 (Scalpendi, 2023), e uno di prose e racconti di viaggio, Spostamenti (Nardini, 2020). Si è aggiudicato numerosi premi letterari (“Dario Bellezza”, “Ossi di Seppia”, “Tra Secchia e Panaro”, “Città di Arcore”, “Il Meleto di Guido Gozzano”) e dei suoi libri si sono occupati tra gli altri “La Lettura” del “Corriere della Sera”, “Avvenire” e “Poesia”.
Loredana Cilento
Il link alla recensione su Mille Splendidi Libri e non solo: https://bitly.ws/XYJA