Nomi, cose, musiche e città
Premessa
Pagine che cercano di rievocare e raccontare, appunto, nomi, cose, musiche e luoghi. Una raccolta di prose e racconti autobiografici – la scrittura d’invenzione a quanto pare non appartiene al sottoscritto, che peraltro sino a oggi non ne è mai andato in cerca – composti nel corso degli anni, alcuni di recente elaborazione mentre altri ripescati da polverosi cassetti grazie a un lavoro di sistemazione che ha tolto almeno una parte dell’insoddisfazione provocata dalla loro rilettura. Testi autobiografici ma si spera non egocentrici bensì scritti con gli occhi bene aperti, che trovano la loro ragione innanzitutto nel desiderio dell’autore di conservare e comprendere, illustrare e spiegare, almeno un poco e in primo luogo a se stesso, avvenimenti, circostanze e incontri; tutti brevi e in alcuni casi brevissimi, poco più che appunti, come quelli che formano la conclusiva sezione Album, a me peraltro cara, per me preziosa, come tutto il resto del volume; riuniti sotto un titolo che vuole nominare gli elementi principali del libro ma anche richiamare uno dei giochi più elementari e più diffusi, per il quale bastano un foglio e una penna, a esprimere un desiderio di semplicità e schiettezza e per ricordare a me stesso di non prendere eccessivamente sul serio quanto ho scritto, che spero possa fare buona compagnia a chi avrà la generosità di leggerlo.