“La mentalità della sardina” sul blog di Marisa Salabelle
La mentalità della sardina
Diciamo la verità: a chi non è successo, a un certo punto della sua esistenza, di sentirsi vuoto, insignificante, privo di scopi? E a chi non è successo di veder appassire il proprio rapporto di coppia e di accorgersi di non avere più nulla in comune col partner di una vita? È quello che capita ad Angela, una simpatica signora di una certa età, ora che i figli non vivono più a casa e lei e suo marito Severino, entrambi in pensione, non sembrano aver più nulla da dirsi. L’uomo, si sa, quando smette di lavorare rischia di fossilizzarsi sul divano, davanti alla televisione, o di diventare ossessivo su certe questioni marginali, dalle previsioni del tempo al menu di pranzo e cena. Ad Angela dunque non resta altro che cucinare per il marito, e questa vita senza scopo e senza stimoli le va stretta. Combinazione vuole che la sua casa, a Camaiore, sorga lungo un tratto della via Francigena: ogni mattina vede passare sotto le sue finestre pellegrini affaticati con grandi zaini sulle spalle e pian piano un’ idea si fa strada nella sua mente. Comincia come se nulla fosse, con l’acquisto di una maglietta di materiale tecnico, cui seguono altri capi di vestiario, borraccia, torcia e altri gadget, fino a quando, un bel giorno, si mette lo zaino in spalla e infila l’uscio di casa, senza dir nulla a nessuno. Comincia così il divertente, lieve ma al tempo stesso profondo, romanzo di Olivia Crosio, La mentalità della sardina (Arkadia, 2022): chilometro dopo chilometro, Angela finirà per arrivare a Roma, conoscendo persone, condividendo esperienze, arrivando a conclusioni e decisioni importanti per la sua vita.
Marisa Salabelle
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