“Il mare delle illusioni” su Il posto delle parole
Sebastiano Martini “Il mare delle illusioni”
Sebastiano Martini
“Il mare delle illusioni”
Arkadia Editore
Gregorio Boni ha quarantasei anni e vive in un albergo, un grande hotel affacciato sul mare di Viareggio. Da oltre un anno conduce un’esistenza isolata in una sorta di esilio volontario. Le sue uniche relazioni sono quelle con il personale e il proprietario dell’attività, Valerio Pepe, con il quale una volta alla settimana consuma il rito di giocare una partita a backgammon. Nessuno conosce il suo segreto, la circostanza da cui è originata la scelta di fermarsi in quel preciso luogo ad attendere ogni giorno che un determinato evento accada. Gregorio però sa che quella circostanza ha un
nome. Una storia trasversale, nella quale si intrecciano le vite di ogni personaggio e le atmosfere dei luoghi, abilmente narrata, ordita come un tessuto prezioso. Un romanzo che indaga sul destino di ciascuno, sul significato dell’attesa, e che pone il lettore nella condizione di interrogarsi se tutto, in questo mondo, sia davvero governato dal caso.
Sebastiano Martini è nato a Parma, città dove vive e lavora. Avvocato civilista, esercita la professione forense da vent’anni. Ha pubblicato i romanzi “Covadonga” 2019, “La notte dell’acqua alta” 2020 e “Stato passivo” nel 2021.
Sebastiano Martini “Il mare delle illusioni”
Presentato da Giovanni Pacchiano al Premio Strega 2023
Gregorio Boni, emiliano, 46 anni ben portati, è il ricco comproprietario, assieme al fratello maggiore, di una fabbrica di piastrelle. L’esistenza gli si è stortata fin da piccolo: a cinque anni ha perso la mano sinistra, stritolata da una macchina da taglio. Non ha mai voluto una mano finta. Nonostante questo piace alle donne, e da giovane ha avuto una lunga storia d’amore con la ragazza Chiara, che, approdata a una multinazionale, l’ha piantato per il suo capo. Un classico. Ora Gregorio è da tempo un uomo solo. È il lavoro a portarlo, un’estate, a un convegno al Grand Hotel Principe di Piemonte di Viareggio, dove si insedia in una suite. Ma, vera stranezza, finite le sessioni, decide di restare in albergo a tempo indeterminato. C’è qualcosa che lo rode e che gli impedisce di andarsene. È un uomo buono: socializza col personale umile, i camerieri, i facchini, la concierge. Passa il suo tempo leggendo e immedesimandosi nei personaggi dei romanzi, e nuotando. Forse aspetta qualcuno o qualcosa, ma la sua vita è accartocciata. Passano i mesi, e un giorno il proprietario del Grand Hotel riesce a farlo parlare. Una sera, durante il convegno, in un ristorante sulla spiaggia, ha incontrato una bella quarantenne che balla tutta sola. Sguardi che si incrociano. Lei si accosta al suo tavolo, familiarizzano, passeggiano sulla sabbia. Lei gli spiega di essere sous chef in un ristorante stellato, di cui non gli rivela il nome. Tutto finisce con un bacio, ma la donna gli promette che l’indomani verrà a trovarlo in albergo, alle 12.30. La aspetta, non arriva. La aspetta i giorni successivi, la aspetta un anno intero, cercandola ovunque. Invano. Alla fine decide di partire, un mattino di settembre, mentre i boschi sopra Viareggio bruciano. Parte sconfitto, ma… Il romanzo di Sebastiano Martini è un piccolo gioiello che naviga con eleganza fra il limpido stile e l’aura malinconica di una lunga attesa. Costruito in flashback, Il mare delle illusioni ha una grazia sommessa che incanta, e non comune finezza di scavo psicologico. «Nessuno forse dovrebbe rimanere troppo a lungo solo», pensa Gregorio. E se sono veri i versi dell’immenso Giorgio Caproni sull’uomo che di notte, solo, spinge il cancello e «solo – rientra nei suoi sospiri», è anche vero che l’ultima pagina del romanzo ci riserverà una confortante sorpresa.
Livio Partiti
Il link alla recensione su Il posto delle parole: https://bit.ly/3JDue7V