Corpo a corpo
Amori distorti che diventano autentiche armi distruttive, il valore impagabile dei legami che nascono all’ombra della comune passione sportiva – in questo caso la boxe –, emblema simbolico dell’incontro-scontro della vita. Corpo a corpo si svolge nell’arco di una giornata, all’interno di una palestra della periferia milanese, luogo in apparenza illeso dal tempo, ritrovo di vite disfatte e rimesse assieme a colpi di pugni sopra il ring. Qui si rifugia Santi, professore di liceo ed ex pugile promettente. Torna nel luogo che un tempo gli fece da casa e famiglia, per raccontare la propria storia tragica a Mario, proprietario della palestra e suo allenatore. L’insegnante legge alcuni estratti del diario di Marta, perché “serve conoscere la voce di lei per arrivare alla disfatta di lui”. Marta che ha cercato di salvare la sorella Ada dalla condanna della perfezione. Ada che poi si è uccisa e nessuno ha mai capito il perché. Marta che era troppo normale per essere vista, troppo brillante per non vedere l’insopportabile, troppo esigente per non impazzire. Ada e Marta, il bene e il male che non possono essere divisi. Mario, attraverso le regole della boxe, aiuterà Santi a comprendere “la cosa giusta da fare”, se cosa giusta esiste.