Luoghi letterari
PREFAZIONE
La raccolta di racconti Luoghi Letterari. Sardegna nasce nella primavera del 2021 da una chiacchierata, davanti a una immancabile Ichnusa, fra me e Gianmarco Murru, presidente dell’Associazione culturale Mediterranea.
Il progetto ci ha subito appassionato nella sua semplicità: coinvolgere un numero variabile di scrittori, toglierli dalla loro confort zone nel “continente”, e catapultarli in piccole realtà della Sardegna per un tempo variabile, in modo da far loro apprezzare un’Isola diversa e poco conosciuta, fuori dai normali itinerari turistici e commerciali, e che potesse dare a chi fa della parola la propria risorsa principale, uno spunto per scriverne in un racconto che racchiudesse in poche pagine l’esperienza vissuta.
Sono sei i paesi che hanno aderito, grazie alla lungimiranza delle loro amministrazioni, al progetto in parte finanziato dalla Fondazione di Sardegna: Villacidro, Desulo, San Giovanni Suergiu, Sant’Anna Arresi, Ovodda e Dolianova. Ognuno di questi luoghi, magico e inimitabile, fa da sfondo a racconti di vario genere, lunghezza e struttura che, nelle intenzioni degli autori, farà sognare il lettore e gli permetterà di vivere un’esperienza all’interno delle pagine.
L’opera costruisce in qualche modo un affresco della Sardegna meno conosciuta e all’interno ritroviamo le peculiarità della vita lenta e immutabile che caratterizza i piccoli borghi, così lontana dal caos delle città a cui siamo sempre più abituati, eppure così vicina da poter essere apprezzata con sole poche ore di automobile o di aereo. Un “dietro l’angolo” ancora misconosciuto e al tempo stesso rigenerante che emerge prepotentemente dalle pagine che seguono.
Bea Buozzi e Paolo Roversi ci parlano della «lama d’acqua a fendere la roccia, al centro di una foresta rigogliosa», delineando così Sa Spendula (La Cascata, nella parlata locale), e di «un vecchio lavatoio in stile Liberty, davvero notevole anche se ormai non ci scorre più l’acqua», riuscendo con poche pennellate a trasportarci all’interno del paese di Villacidro. Andando avanti nella lettura scopriamo una voce di bambino che ci spiega: «Questo è il Nuraghe Candelargiu, siamo poco fuori dal paese, è piuttosto vicino». E, in un attimo, siamo a San Giovanni Suergiu, nel racconto di Giulia Ciarapica. Da lì, grazie alla penna di Diego Galdino veniamo accolti all’interno della cattedrale di San Pantaleo, a Dolianova, immergendoci in un racconto che ci porta per mano in una realtà molto vicina ai tempi moderni e, allo stesso tempo, con echi che richiamano le corde più tradizionali dell’Isola.
In un altro racconto, poi, scopriamo che «alle janas tutto questo caldo non piace. Loro sono magiche. Forse faranno tornare l’inverno», come ci spiega Valeria Gargiullo accompagnandoci nelle magiche atmosfere di Ovodda tra boschi immensi in compagnia di una gattu molto speciale. Da Ovodda a Desulo il passo è breve e lì Carlo A. Martigli ci spiega come «sono i rapporti umani che mi hanno aiutato a entrare in empatia con questa terra meravigliosa della Barbagia, sconosciuta ai più, come se della Sardegna esistessero solo le coste, soprattutto quelle devastate dal turismo. Ed ecco un’altra tappa verso la conoscenza», aiutando anche noi lettori a entrare in sintonia con millenni di storia che ci circondano. I millenni della storia sarda fanno da sfondo alla presenza e ci fanno sapere, grazie alla penna di Michela Tanfoglio, che «le bruje, donne devote, erano le uniche detentrici di speciali riti arcaici, che a quel tempo credevo fossero magici, capaci di togliere il malocchio, o qualsiasi altra maledizione nel giro di mezz’ora o poco più», accompagnandoci a Sant’Anna Arresi, tappa del suo soggiorno e sfondo del racconto che ci regala in questa raccolta.
Insomma, suggestioni, modernità, analisi, richiamo al passato e sguardo al futuro, il tutto declinato nello stile personale del singolo autore, questo è il legame che unisce i vari racconti di Luoghi letterari. Sardegna, in un crescendo di emozioni, situazioni e personaggi che affascineranno i lettori.
Buon viaggio lettore.
GIULIO PISANO