Palazzo Leoni
Premessa
In via Cerafulli al Villaggio Santa Rosalia a Palermo, c’è un palazzo di otto piani, un condominio abbastanza moderno costruito poco dopo il 1960.
In questo palazzo colorato di giallo ocra, con alcune parti dipinte in grigio scuro e bianco, ci sono diciotto appartamenti, due per ogni piano che in totale sono nove incluso il pianoterra.
Ci abitano pensionati, impiegati, insegnanti, donne nubili e commercianti, è un palazzo della piccola borghesia che, in questo quartiere della periferia di Palermo, rappresenta il vertice superiore della piramide sociale.
Ci sono diciotto appartamenti, diciotto famiglie, molte con figli, alcune senza, coppie anziane, coppie giovani, vecchie zitelle, alcuni vedovi e tanti bambini.
Le storie di questo palazzo a volte sono allegre, più spesso sono tristi, raramente sono normali, perché in via Cerafulli accadono tantissime cose strane e gli abitanti del palazzo, inclusi i bambini, sono spesso chiamati a risolvere e svelare segreti, a trovare oggetti smarriti o rubati, a individuare i colpevoli dei più svariati reati.
Sicuramente in via Cerafulli non ci si annoia mai e le vicende strane del palazzo passano di bocca in bocca per tutto il quartiere, a volte arrivano addirittura in altri quartieri della città.
La palazzina di via Cerafulli oramai è diventata famosa in tutto il Villaggio Santa Rosalia e i bambini che ci abitano, quando glielo chiedono, rispondono con una punta di orgoglio che stanno nel Palazzo Leoni.
In un quartiere della periferia in cui tutto è più o meno anonimo suona davvero strano che un palazzo, oltre a godere di una certa fama, abbia addirittura un nome, ma il fabbricato in questione tuttavia il suo nome altisonante lo deve alle statue in terracotta di due leoni che sormontano i pilastri di mattoni rossi all’ingresso del vialetto che precede la portineria.
Così lo stabile, grazie alla fama acquisita per i tanti accadimenti singolari e criminosi che l’hanno visto protagonista, è adesso per tutti Palazzo Leoni; lo è soprattutto per i suoi inquilini che grandi, grandissimi o piccolini, si godono la fama del loro fabbricato e infine un po’ leoni e un po’ leonesse, in questa giungla che è il loro quartiere, lo si sentono veramente.
Quelli che seguono sono alcuni racconti, alcune storie che hanno coinvolto Palazzo Leoni e i suoi inquilini, accadute lungo sei mesi di anni diversi, dalla metà del 1960 a oggi.