La laguna dei sogni sbagliati
Venezia, anni Novanta. L’adolescente Alessandro Onofri vive dalla morte dei suoi genitori con una vecchia zia eccentrica, amante dell’esoterismo, con la quale si instaura un rapporto di amore e rispetto reciproco. È un’esistenza quasi normale la sua, tra nuovi amici e primi amori, ma il trauma subito lo porta a confondere fantasia e realtà, a rincorrere il sogno di evocare i fantasmi dei suoi genitori. Per esaudire questo desiderio farebbe qualsiasi cosa. La zia gli ha insegnato che una terra malata genera mostri e forse questo spiega il fiorire di sette sataniche, gli atti di violenza e i delitti rituali che travolgono la città e la sua provincia. Intanto, mentre l’inquinamento del polo petrolchimico di Porto Marghera e le cupe vampe della guerra nella vicina Iugoslavia segnano la fine di un secolo e di un millennio, il mondo di Alessandro è scosso ancora di più dall’arrivo di una nuova insegnante che terrorizza i suoi alunni. È solo malvagia o nasconde qualcosa di più segreto, mentre cerca di attirarlo a sé facendo leva sui suoi desideri più oscuri? Perché cerca di indirizzarlo in un percorso iniziatico che unisce Crowley, LaVey e altri maestri dell’occulto a un pittore russo fiorito tra XIX e XX secolo, tanto misterioso quanto delirante? Solo gli amici, un improbabile maestro di arti tradizionali cinesi e la presenza formidabile della zia e della sua congrega potranno lottare per la sua anima e salvarlo dalle sue peggiori paure.