“L’oceano oltre la rete” su Il mondo incantato dei libri
L’oceano oltre la rete di Ettore Zanca
“La grande popolarità del calcio nel mondo non è dovuta alle farmacie o agli uffici finanziari, bensì al fatto che in ogni piazza, in ogni angolo del mondo c’è un bambino che gioca e si diverte con un pallone tra i piedi”. (Zdenek Zeman)
Forse proprio in questa frase è racchiuso il senso vero del romanzo ” l’oceano oltre la rete”. L’isola di San Vignan, tra alte scogliere che delimitano e proteggono da un oceano perennemente arrabbiato, è un luogo particolare, qui o si pescano tonni o si gioca a calcio. Altro non esiste… In quest’isola è nato David, calciatore di successo, pronto a ritirarsi. Fino a che la squadra dell’isola per un miracolo, o chissà per cosa, sale in prima divisione del campionato. Ora dovrà vedersela con le squadre blasonate, compresa l’ultima squadra di David, dovrà lottare con le unghie e con i denti per non retrocedere al primo colpo. Uno dei primi ad essere richiamato è David, che già stava organizzando la sua vita post calcio con la sua Sara, una giornalista sportiva profondamente innamorata di lui. Al San Vignan esiste una regola non scritta: ha diritto di giocare in squadra solo chi è nato all’isola. Non sono ammessi stranieri (basta vivere sul continente, sulla terraferma per essere considerati stranieri). Ma il rifiuto di alcuni calciatori nativi dell’isola a tornare per lottare per la salvezza costringe la dirigenza a prendere nelle fila della squadra una mina vagante: Antoine. Il calcio è forse l’unico sport in cui non sono in gioco solo una vittoria e una sconfitta. Il calcio, in alcuni contesti diventa l’unica strada per una riscossa sociale, l’unico modo per salvare una vita. L’oceano oltre la rete non è un romanzo che parla di calcio, Ettore Zanca è riuscito a creare un intreccio meraviglioso che pone il calcio come uno scenario dove la vita si intreccia con la rivincita del più debole attraverso un goal. Ma è bel altro, un percorso di vite difficili, quasi alla deriva, dove l’amore e le donne riescono ad essere l’ago della bilancia, riescono queste donne mosse dall’amore a recuperare vite che sembravano perdute. I personaggi escono fuori dal libro, sono meravigliosi, forti, ben delineati e tutti in qualche maniera compiono il viaggio dell’eroe. Tutti devono lasciare il loro mondo per entrare in un mondo straordinario e combattere per uscirne indenni. Amaranta, è sempre stata convinta che suo padre David, abbia voluto abbandonarla scientemente. Invece è solo una pedina sulla scacchiera della rabbia materna verso suo padre che l’aveva tradita. Alma, la sorella di David, è una donna volitiva, bravissima a giocare al calcio, ha sacrificato il suo talento alla cura materna, già David era andato via. La sua forza, il suo amore, la sua cocciutaggine riescono a fare il miracolo. A salvare una vita che andava alla rovina. Sara, giornalista sportiva compagna di David, vive con dolore la scelta di David di tornare all’isola, ma sa che solo in quel luogo il suo compagno può sciogliere quei nodi che per tutta la vita gli hanno impedito di essere completamente felice, uno su tutti: Amaranta, sua figlia. Ho voluto sottolineare solo le donne, in quanto hanno un ruolo fondamentale nella vita degli uomini che sono nella loro vita. Una storia forte, bellissima, di rinascita, di appartenenza. Tu puoi decidere di lasciare l’isola ma l’isola non lascia mai te. David, confesso che l’ho amato profondamente, è ben lontano dall’essere un uomo perfetto, ma ha una nota caratteristica: cammina sempre a schiena dritta. La sua dignità è quasi commovente, la sua onestà, il senso del dovere e la caparbietà di portare a termine l’impresa impossibile a cui è stato chiamato. Del resto, lui è il capitano della squadra, come lo è stato nella sua squadra di sempre. David è un allenatore in campo, è un vero leader, il calcio per lui è emozione, non potrebbe vivere lontano da quel rettangolo verde… infatti vive quasi con terrore il momento in cui tutto finirà e dovrà a 38 anni rifarsi una vita. Ma David non è solo questo, è generoso, e forse nemmeno chi ci vive ha a cuore il destino dell’isola come lui… Antoine, per me un coprotagonista, un fuoriclasse, un calciatore di talento che spreca la sua vita e il suo grande talento lasciandosi andare agli eccessi, alle scommesse, all’alcool. Vive al di sopra delle sue possibilità e odia il mondo. San Vignan per lui, forse, sarà la vincita del primo premio alla lotteria, anche se per lui sono un’isola di mangia tonni… San Vignan, è un avamposto sperduto, lontano dal mondo civilizzato, chi va via raramente torna. Ma se torna lascia il segno… Un romanzo meraviglioso, uno dei pochi che mi hanno fatto incazzare per una scelta dell’autore, di cui ovviamente non parlerò sarebbe spoilerare il cliffhanger che Ettore ha creato meravigliosamente, che mi ha commosso, si lo ammetto nelle ultime pagine ho versato qualche lacrimuccia. Ma soprattutto è un romanzo che è riuscito a trasferire al lettore l’emozione della vita, l’emozione che solo il calcio sa dare, quel goal che cambia le carte in tavola, sono una metafora della vita: anche chi apparentemente è più debole può vincere. Leggetelo questo romanzo, vi emozionerà profondamente, vi farà riflettere sul senso vero della vita.
La descrizione del testo
L’isola di San Vignan è l’ultimo avamposto civile prima del nulla di un oceano sconfinato. In quello scoglio sperduto esistono solo due ragioni di vita: la pesca e il calcio. La squadra locale ha una regola ferrea cui non è mai venuta meno: vesti quella maglia solo se sei nato a San Vignan. David Rojo è il giocatore locale più famoso. Ha vinto tutto nella vita, giocato per nazionale e squadre importanti. Ma ora torna a casa. E da questo momento la sua vita cambierà per sempre. Un romanzo sul calcio, sull’onore ma, soprattutto, un romanzo in cui le donne rivestono un’importanza basilare, come figlie, madri, mogli, compagne. Per loro la salvezza in ballo non è solo quella di una squadra ma di persone che segneranno percorsi che si ritroveranno sul dischetto di un rigore da battere, perché per tutti sarà quella la porta da oltrepassare per non essere condannati prima del tempo.
Elisa Santucci
Il link alla recensione su Il mondo incantato dei libri: https://bit.ly/3P175Ne