Incidenti di percorso
RISCHIARE LA FACCIA PER L’IRLANDA
Armagh
Gli storici sono in disaccordo sull’origine del conflitto dell’Irlanda del Nord o il Nord dell’Irlanda. Alcune fonti risalgono al 1969, altre al 1921, altre ancora al secolo XII e alcune persino alla scissione del popolo celtico (britannici e gaelici), nella notte dei tempi. Il suo immaginario cartografico si divide in due fino a sfiorare il grottesco: nei bar di Belfast, la capitale, è vietato cantare inni e si riserva il diritto di ammissione per chi porta accessori, berretti e sciarpe di squadre di calcio britanniche, trasformati in simboli politici, ideologici e anche religiosi (Celtic, cattolico; Rangers, protestante). A Belfast ci sono pub per protestanti e pub per cattolici, si differenziano perché all’entrata dei primi c’è un tappeto con sopra stampata la corona britannica. A Belfast ci sono taxi che circolano esclusivamente in quartieri protestanti e altri che lo fanno solo in quartieri cattolici. E a Belfast le zone cattoliche e protestanti sono divise da muri decorati con graffiti di guerra, principale attrazione turistica della città insieme al cantiere navale, dove venne costruito il Titanic, il transatlantico più famoso della storia navale.
I protestanti frequentano il McDonald’s e i cattolici il Burger King. «I protestanti preferiscono il ketchup e i cattolici la mostarda», mi racconta Sarah. «Sto scherzando ma qui non sarebbe impossibile», mi dice di fronte alla mia espressione di incredulità.