“Giovani ci siamo amati senza saperlo” e “Incidenti di percorso” su Recensireilmondo
NOVITÀ DAL 25 AL 29 MARZO
Come di consueto, alcuni libri interessanti in uscita questa settimana. La rubrica cambia nome: Libri in uscita è più preciso di “Anticipazioni” da quando il ritmo è settimanale. Ma Le anticipazioni “rimarranno” come rubrica a sé e autonoma, ad esempio quelle di inizio anno e in generale quelle di lungo periodo e respiro.
Don Winslow – Città in fiamme (HarperCollins, 26 Aprile)
La trilogia sui Narcos di Winslow (Il potere del cane, Il cartello, Il confine) ha funzionato molto bene, sia a livello qualitativo che commerciale, ed ecco che lo scrittore americano (che sospetto comunque sia più popolare in Europa) ne inaugura una nuova, di cui questo Città in fiamme è il primo – corposo – volume.
Anche qui abbiamo un conflitto: nella serie di cui parlo qualche riga sopra era legge vs. criminalità, anche se poi il confronto assumeva proporzioni quasi metafisiche, nella nuova trilogia la guerra è interna, tra bande criminali. Letto l’assaggio: è Winslow. Lette le presentazioni e i lanci: si sprecano aggettivi come epico, entusiasmante, classico. Non so, ma lui mi ha deluso raramente – a dire il vero quasi mai.
Willy Vlautin – Verso Nord (Jimenez, 28 Aprile)
Questo è il secondo romanzo di Vlautin, edito originariamente da Quarup e ora riportato in libreria da Jimenez, che ha puntato forte sull’autore americano.
È una storia già (arche)tipicamente vlautiniana, basata su un personaggio femminile in lotta con l’esistenza, e che potrebbe ricordare l’ultimo (e bello) La notte arriva sempre.
Enrico Macioci – Sfondate la porta ed entrate nella stanza buia (TerraRossa, 28 Aprile)
Macioci passa alla “indie” (di valore) TerraRossa con un libro che riprende fin dalla copertina le vicende di Vermicino (Alfredino e la caduta nel pozzo artesiano), che peraltro era una delle linee narrative più consistenti nel fascinoso e imperfetto Dies Irae di Giuseppe Genna. Sono comunque sicuro che il “trattamento” di Macioci, che spesso utilizza nei propri romanzi ragazzini o adolescenti o bambini come protagonisti, sarà differente da quello di Genna (non lo dico in senso valutativo).
Elfriede Jelinek – La voglia (La Nave di Teseo, 28 Aprile)
Un romanzo del 1999 di una scrittrice austriaca che mi dicono molto valida, ora in fase di (ri)proposta da La Nave di Teseo, questo libro era uscito nel 1994 per Sperling & Kupfer ma con diversa traduzione.
Provincia, dinamiche uomo/donna tossiche, quotidiane miserie: questi i temi trattati dalla Jelinek in modo quasi entomologico e che – sono certo dalla lettura della sinossi – troveremo anche qui.
Giordano Meacci – Cittadino cane (Industria & Letteratura, 28 Aprile)
A sei anni dai “fasti” del bel Il cinghiale che uccise Liberty Valance (una lingua davvero notevole per un’ambientazione inconsueta e affascinante) Meacci torna con un romanzo breve per l’editore massese Industria & Letteratura (oh, seguiteli che fanno cose bellissime). Il titolo e la vicenda richiamano evidentemente il film di Orson Welles (da noi “Quarto potere”), con una trasposizione – evidentemente non pedissequa – nella provincia italiana.
Peter Stamm – Andarsene (Casagrande, 28 Aprile)
Stamm è un autore svizzero spesso “in minore” (libri mediamente brevi, quotidianità, amori e fughe minime, provincia, stile laconico) ma molto valido e ovviamente molto più conosciuto negli ambiti tedescofoni che in Italia (dove pure era stato pubblicato un paio di volte da Neri Pozza). Anche questa è una storia “piccola”, di una famiglia, fuga inaspettata e di quello che rimane indietro.
Emanuele Pettener – Giovani ci siamo amati senza saperlo (Arkadia, 28 Aprile)
Da pochissimo ho recensito Floridiana e già esce il nuovo, breve, romanzo di Pettener, scrittore veneziano (ok, in realtà mestrino) “emigrato” negli Stati Uniti. Qui Venezia è sfondo e protagonista di un incrocio di vite e destini giovani (quattro personaggi) tra il 1990 e il 1991. Per il resto, mi farò sorprendere – mentre non sorprendente è la prosa luccicante che emerge da un breve assaggio che ho potuto leggere.
Paco Inclán – Incidenti di percorso (Arkadia, 28 Aprile)
Per la collana Xamaica di Arkadia e con la traduzione di Marino Magliani, uno scrittore spagnolo “eccentrico”, qui alle prese con una sorta di libro di viaggio in senso non tradizionale, alla scoperta di luoghi, paesi, personaggi e stranezze – dove probabilmente la chiave è una possibile scoperta di se stessi (ma i contenuti e i toni sembrano quelli del surreale, del comico, se possibile anche del malinconico).
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