“Con tutto il mio cuore rimasto” su L come Libro
Con tutto il mio cuore rimasto di Rosario Palazzolo
“e mi sarebbe venuto da ridere, gesù, a bocca grossa, ché la verità umana è davvero curiosa, ognuno la tramuta come gli pare e lei si lascia fare, si allunga, si allarga, si stringe, si fa piccola e inconsistente, oppure gigantesca e variopinta (sta fra varietà e verismo), e se è il caso striscia che manco la vedi, infilandosi dentro la testa delle persone, s’inliquidisce o diventa di pietra, a seconda dei gusti o delle necessità, fino a quando la gente si dimentica la sua sostanza iniziale, e così mia madre s’è costruita la sua, fatta in casa, come la migliore conserva che uno si conserva per i tempi peggiori”
Del mio cuore sono rimasti brandelli, quando ho chiuso l’ultima pagina di questa storia. La grande maestria di Rosario Palazzolo sta nel saper fare meraviglia a ogni parola, quando quello che ti sta raccontando è invece una indicibile atrocità. Lo avevo già capito con La vita schifa, e adesso, ancora di più, con questo suo ultimo lavoro, che ti toglie il fiato e le parole, ma le parole non ti servono più, perché ce le ha messe tutte lui, una in fila all’altra, che meglio di così proprio non si poteva. C’è un ragazzino segregato in una stanza buia, abbandonato a se stesso senza alcuna possibilità di salvezza. C’è solo una cosa che può fare: ricorrere alle parole, la cui importanza ha fatto in tempo a imparare a scuola. Aggrapparsi alle parole e raccontare. Raccontare la verità. E a chi raccontarla, questa verità, se non scrivendo una lettera a Gesù crocifisso? Nessuno, meglio di lui, che vede tutto e sa tutto, potrebbe capire. Ma Gesù, e noi con lui, dovrà avere pazienza, perché ci vuole tempo, perché è fondamentale partire dal principio. Quella che ci scorre sotto agli occhi, e che penetra nel nostro cuore fino a farlo a pezzi, è una voce potente e lucida, di quella lucidità di cui si perde traccia una volta diventati adulti, che, pagina dopo pagina, ci svela un segreto indicibile, una verità che mai e poi mai avrebbe potuto essere raccontata in un mondo piegato a una morale fondata su una cultura giudicante, oscura e claustrofobica, dominata dalla paura, dall’omertà e dai sensi di colpa. Con tutto il mio cuore rimasto, di Rosario Palazzolo, è un romanzo dallo stile travolgente. Una prosa totalmente aderente alla realtà che, con le inflessioni dialettali e le espressioni tipiche della lingua parlata, ci restituisce una voce che si può sentire, un riso potente, amaro e doloroso da cui non potremo salvarci.
Stefania Iannolo
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