“La ragazza andalusa” su I libri di Mompracem
LA SPAGNA COME UN LABIRINTO
È una storia d’amore? È un romanzo di formazione? Sì e no, sfugge a una collocazione nel momento in cui lo si ripone in libreria, La ragazza andalusa (Arkadia) di Alessandro Gianetti. La copertina, azzeccatissima, parla da sola, soprattutto a chi un po’ di Spagna l’ha vista, possibilmente non da turista. Ma attenzione: la ragazza andalusa in questione non è quella della copertina, tutt’altro, l’esatto opposto verrebbe da dire. Non è Beatriz (nome sul quale molto si potrebbe congetturare) che si nasconde dietro il sensuale ventaglio il cui colore dominante è sicuramente il rosso: in copertina c’è la vera protagonista di questa storia, cioè la Spagna. È un viaggio sentimentale allora? Vada per il viaggio sentimentale… non risolve comunque il dilemma dello scaffale più adatto… ma pazienza. La Spagna dunque: non una qualunque, ma quella della crisi del 2015, la Spagna alla ricerca febbrile di una sua collocazione in Europa e nel mondo, esattamente come il protagonista del romanzo. È la Spagna della vita notturna, dei paesaggi che non ti aspetti, dell’incrocio di culture che hanno messo radici qui da secoli e di tanto in tanto ricompaiono. Gianetti ci fa percepire tutte quelle atmosfere, di afa, di crepuscolo, di penombre; ci presenta una galleria di luoghi e personaggi che a modo loro si barcamenano nell’incertezza di sottofondo che caratterizza quegli anni, personaggi persi nei meandri di vie, nominate in modo preciso, una per una, tanto che viene voglia di aprire Google Maps per studiare i reticoli stradali di Madrid o di Siviglia, per aiutarli a uscire da quei labirinti; ma persi anche nei vicoli non meno ingannevoli del linguaggio, di una comunicazione che stenta sempre ad essere autentica, fatta di incomprensioni, di etimologie arcane e misteriose. Questa storia ci fa riflettere su come la ricerca di sé sia un percorso complesso e altalenante, soprattutto se la si intraprende attraverso “l’altro”. L’altro è una donna misteriosa, sfuggente, incostante, ambigua… ma anche un paese ricco di contraddizioni e di fascino, uno di quei paesi raccontati in tutta la loro mediterranea vitalità e dove, dopo aver letto questo romanzo, ti viene voglia di tornare.
Annarosa Francescut
Il link alla recensione su I libri di Mompracem: https://bit.ly/3n3ZthO