“Lutto” su Letto, riletto, recensito!
Chiche il giustiziere che rivive dopo il suo ultimo istante
Edgardo Scott
Lutto
Arkadia
Le recensioni in LIBRIrtà
Leggendo Lutto di Edgardo Scott (Arkadia, collana Xaimaca Jarama, 2021) ci si accorge che anche le grandi distanze creano lo stesso modo di essere, a volte ci interroghiamo su come si vive in altre parti del mondo, se la vita è uguale alla nostra o se le differenti condizioni morali e culturali creano reazioni diverse. No, da questo libro traiamo il pensiero che l’uomo non solo si somiglia fisicamente ma è anche quell’animale che si muove e ragiona tutti alla stessa maniera, qualunque sia la collocazione geografica. L’autore racconta la vita di un uomo piccolo borghese che sposato a Susana e con la quale porta avanti una piccola attività lavorativa commerciando in mobili ed elettrodomestici. Un giorno durante la sua momentanea assenza dei malviventi rapinatori irrompono nel suo negozio e minaccino la moglie. Caricano su un furgoncino quanta più mercanzia che Chiche, il nostro protagonista, teneva esposto per la vendita. Chiche che stava rientrando accortosi di ciò che stava accadendo, con freddezza sale nell’appartamento sul negozio dove viveva con la moglie e la figlia, si arma di pistola che deteneva scende e fa fuoco sui malviventi, i quali rispondono agli spari uccidendo la povera moglie. L’uomo inizia una nuova vita, fatta di quotidiana inutilità con frequentazioni piatte avvolte in una apatia pesante. La presenza di un suo amico che viveva con la vecchia madre non serviva altro che a centrare di più le grigie giornate che si assommavano, la figlia adolescente alla quale dare attenzioni che fino a quel momento era stato compito della povera defunta. Il tempo trascorreva generando nell’uomo tristezza, nonostante avesse nel tempo intrecciato una nuova relazione con una matura e piacente donna del quartiere. La vita scorreva senza alcuna novità se non la sete di vendetta che gli era rimasta dal giorno del conflitto a fuoco. il quartiere si popolava sempre più di delinquenza, la figlia cresciuta sceglie di andare a vivere col proprio fidanzato, la donna che frequentava chiede di ufficializzare l’unione, il suo amico si impicca dopo aver perso la madre. Per Chiche non rimase altro che armarsi nuovamente e uscire di notte per fronteggiare quella delinquenza che si era impadronita della vita della povera gente. Ciò che aveva pensato, si realizza: avviene uno scontro che lo vede vittorioso e vittima al contempo. Colpito a morte chiude gli occhi convinto finalmente di essere vivo dopo una vita da morto. Questo romanzo potrebbe benissimo essere ambientato in qualunque parte del mondo anche se l’autore lo rappresenta nella sua Patria. Libro con molta profondità di carattere morale. Scritto con bravura e per nulla banale. Arrivato all’ultima rigati domandi se non potrebbe essere la storia tua anche se vivi altrove.
L’autore
Edgardo Scott argentino del ’78 nato a Lanús, nella provincia di Buenos Aires, appartiene alla generazione di autori che si sono affermati dopo l’ultima grande crisi economica e politica argentina del 2001. È stato fondatore e membro del Grupo Alejandría che nel 2005 inaugurò un movimento di letture pubbliche e cicli letterari di narrativa che influirono anche in campo sociale e politico.
Salvatore Massimo Fazio
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