Edgardo Scott
Nato nel 1978 a Lanús, nella provincia di Buenos Aires, appartiene alla generazione di autori che si sono affermati dopo l’ultima grande crisi economica e politica argentina del 2001. È stato fondatore e membro del Grupo Alejandría che nel 2005 inaugurò un movimento di letture pubbliche e cicli letterari di narrativa che influirono anche in campo sociale e politico. Ha pubblicato il romanzo breve No basta que mires, no basta que creas (2008), il libro di racconti Los refugios (2010), i saggi Caminantes (2017) e Por qué escuchamos a Stevie Wonder (2020) e i romanzi El exceso (2012) e Luto (2017). Apprezzato da Ricardo Piglia come uno degli autori più “lucidi e innovativi degli ultimi anni”, Scott è traduttore, editore per Clubcinco ediciones e collabora con diversi quotidiani argentini. Vive in Francia.