“Mario Melis. Il presidente dei sardi” su La Nuova Sardegna
Il libro di Anthony Muroni
Mario Melis, il presidente dei sardi
Mario Melis, nella storia sarda recente, ha rappresentato un punto di riferimento di un sardismo che voleva allontanarsi da Roma, ma senza traumi, evitando fughe in avanti. Alla vicenda dello storico dirigente del Psd’Az e presidente della Regione Sardegna, ha dedicato un libro l’ex direttore dell’Unione sarda Anthony Muroni. S’intitola “Mario Melis. Il presidente dei sardi” ed è pubblicato dalla casa editrice cagliaritana Arkadia, con una prefazione di Christian Solinas. «I cento anni dalla nascita di Mario Melis – scrive Muroni nell’introduzione – coincidono con il secolo dell’avvento del Partito sardo d’Azione. Impossibile non porre le due ricorrenze in un intreccio ideale, tanto importante è stata l’influenza esercitata sul suo partito dal primo presidente sardista nella storia dell’Autonomia. E viceversa».
«Questo libro – spiega Muroni – nasce non per celebrare ma per raccontare a chi non sa o ha dimenticato, per offrire una nuova visione a chi c’era e si oppose, o approvò. Ora che la polvere inizia a depositarsi sulla storia, l’esperienza della giunta autonomista (1984-1989) fa da filo conduttore nella narrazione di un personaggio politico dai lati umani complessi ma affascinanti. Comunque la pensiate, o la penserete, al termine della lettura, sarà stato importante ripercorrere anni nei quali, al di là delle grandi speranze e degli ideali dei protagonisti, sono state gettate le basi ancora malferme della Seconda Repubblica e della Seconda Autonomia».
«Mario Melis e con lui tutti gli autentici sardisti sono portatori – scrive nella prefazione il presidente Solinas – di una visione che si proietta ben al di là dei confini geografici della Sardegna; un progetto, quello sardista, che non si poteva e non si può ridurre con fare semplicistico a un anelito di indipendenza. Che pure è sempre esistito in variegate forme, ma non era – e non è – l’unica rotta da seguire. E infatti, in una celebre intervista a Giorgio Bocca, melis dichiara: “Noi non ci poniamo come dei diversi insulari e isolazionisti. Noi abbiamo gli stessi problemi dei catalani, dei fiamminghi, dei valdostani, dei lorenesi, dei gallesi, di tutti i popoli europei che non ci stanno a essere cancellati dalle forze congiunte del consumismo economico indifferenziato, del rullo compressore dei mass media e del conservatorismo degli Stati nazionali. Non vogliamo una soluzione che sia soltanto nostra. Vogliamo una soluzione federalista buona per tutti”».