“Non è di maggio” su Librando Magazine
“Non è di maggio” di Luigi Romolo Carrino, un racconto sull’inadeguatezza di stare al mondo
Nel romanzo pubblicato da Arkadia Editore nella collana SideKar l’autore mescola abilmente lingue e dialetti e racconta l’incapacità di un ragazzo di accettare che le persone sulla Terra “non si vedono davvero”
È intitolato “Non è di maggio” il nuovo romanzo di Luigi Romolo Carrino, edito da Arkadia nella collana SideKar. Un romanzo corale, sullo sfondo incantato dell’isola di Procida, in cui l’autore con una prosa sonora e poetica racconta l’inadeguatezza di un ragazzo nel mondo e la sua incapacità di accettare che le persone sulla Terra “non si vedono davvero” Proponendolo per l’edizione 2021 del Premio Strega, la scrittrice Wanda Marasco lo ha definito «un romanzo audace» e ha sottolineato che «la presenza di potenti figure femminili, Procida restituita nella sua immortale bellezza, la fascinazione del racconto e l’incanto della lingua sono un omaggio al romanzo novecentesco».
IL LIBRO
Rifiutato dal bene più grande che l’Universo abbia mai conosciuto, quello della madre, nei suoi primi anni di vita Salvo imparerà a controllare tutti i suoi poteri, dalla telecinesi alla telepatia, dall’abilità di curvare il tempo alla capacità di guardare lo spazio-tempo. Nato davanti al mare di Procida, il bottone più bello del Mediterraneo, eserciterà questi poteri con la mammana-janara Rosina, in una terra fatta di donne del popolo e di nobiltà partenopea che non intende essere messa da parte dal progresso. Salvo tenterà di mutare il mondo e portare un nuovo modo di intendere il significato della vita, convinto com’è di essere nato per questo cambiamento. Lui, il figlio del cielo, il parto di una stella, il bambino indaco, crede di essere arrivato sul Pianeta per insegnare un nuovo alfabeto dell’amore agli uomini. Sarà difficile e, in questo periplo dell’esistenza, capirà di somigliare a Nuccio, un ragazzo autistico con il quale abiterà una sorta di universo parallelo della comunicazione. Tuttavia, se il luogo privilegiato di Salvo è il cielo, quello di Nuccio è il mare ed è lì che lui vorrà tornare.
L’AUTORE
Nato a Napoli, Luigi Romolo Carrino è laureato in Informatica e ha esordito nella narrativa con due racconti della collettanea “Men on men” vol. 5 (Mondadori, 2006). È autore dei romanzi “Acqua storta” (Meridiano Zero, 2008; anche in edizione speciale con allegato il CD del radiodramma La versione dell’acqua), “Pozzoromolo” (Meridiano Zero, 2009; selezione Premio Strega), “Esercizi sulla madre” (Perdisa Pop, 2012; selezione Premio Strega, finalista Libro dell’Anno a Fahrenheit-Rai Radio 3), “Il pallonaro” (goWare, 2013), “La buona legge di Mariasole” (Edizioni E/O, 2015; semifinalista al Premio Giorgio Scerbanenco), “Alcuni avranno il mio perdono” (Edizioni E/O, 2017; semifinalista al Premio Giorgio Scerbanenco; Premio speciale della giuria SalerNoir Festival-Le notti di Barliario e finalista al premio NebbiaGialla). Ha pubblicato, inoltre, tre raccolte di poesie, una di racconti, il reportage “A Neopoli nisciuno è neo” (Laterza, 2012) e ha scritto per teatro, televisione e radio. Editor freelance, ghostwriter, da qualche anno ha creato la Kipling, Agenzia di Servizi Editoriali, con Fiammetta Bianchi e Simona Teodori.
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