“La ragazza andalusa” su I libri di Mompracem
IL TRADUTTORE CHE NON SA TRADURRE UN AMORE
È davvero un paradosso, per uno che di mestiere fa il traduttore, non riuscire a decifrare, a “tradurre” la ragazza che ama! Il protagonista-narratore di questo bel libro, La ragazza andalusa, di Alessandro Gianetti (Arkadia Editore), è un italiano che vive a Madrid: si mantiene facendo traduzioni, ha alcuni amici coi quali frequenta i locali della capitale per tirar mattina. Una sera, al Mi madre era una Groupie, dove approda dopo aver visitato diversi altri bar e pub, incontra una ragazza. Ha un foulard colorato intorno al collo, un maglioncino bianco, l’aria assorta di chi osserva senza partecipare veramente, e i suoi occhi azzurri irradiano una “luce chiara”. Da quel momento la vita del nostro anonimo traduttore cambia: fa di tutto per conoscere la ragazza, che risponde al nome di Beatriz, particolarmente significativo per lui che è fiorentino; passerà diversi mesi tra Madrid, dove la ragazza periodicamente verrà a trovarlo, Siviglia, dove andrà lui a trovare Beatriz, e altri luoghi della Spagna e del Portogallo dove i due si recheranno in viaggio. Vita cittadina, tra tapas e cerveza, paesaggi della costa e dell’interno, polvere e caldo, il caldo implacabile di Siviglia, “la calò”. Beatriz in questi diversi contesti appare enigmatica, silenziosa, apatica e pigra come un gatto: il suo innamorato, letteralmente, non riesce a interpretarla. E dire che sarebbe il suo mestiere! Lo ama? È solo abituata a lui? È troppo indolente per prendere una qualunque decisione? Il romanzo, sorretto da una lingua particolarmente curata e arricchito da colte citazioni, è tutto qui: la storia di un amore che non prende forma, di una ragazza indecifrabile, di parole e silenzi, di viaggi e di ritorni. Suggestivo.
Marisa Salabelle
Il link alla recensione su I libri di Mompracem: https://bit.ly/3c0BtqF