“La collagista” su Giuditta legge
Dieci Buoni Motivi per NON leggere “La Collagista”
Dieci buoni motivi
di Francesca Mazzucato
per NON leggere La Collagista
1. La Collagista è un romanzo scandalosamente puro. Un romanzo di passione estrema unita, in piani che si sovrappongono e scorrono paralleli, alla purezza del creare gustando semplicemente il processo. Se sei un lettore che non ama lo scandalo, quello vero, viscerale, quello della carne e dell’arte che osa, eviterei di leggerlo.
2. La Collagista è un romanzo composto di parole, ma è solo la prima impressione. In realtà è composto di carne, sangue, respiri, desideri, saliva, umori e sapori, memorie, dolori e ferite. Ci sono molteplici sensi all’interno del romanzo, se leggi restando in superficie, non è proprio adatto.
3. La Collagista c’est moi. Lo disse anche Flaubert di Madame Bovary. Se non conosci Flaubert non lo devi proprio leggere
4. Ti piacciono i romanzi con un solo protagonista, nettamente e perfettamente delineato e altre figure secondarie? Non leggerlo. È un flusso ipercontemporaneo, una voce che abbraccia altre voci, che le rende compagne ed amanti, è tutto variabile come una sfumatura di colore acrilico su un cartoncino.
5. C’è una città nella Collagista. È nominata attraverso la lettera con cui inizia il suo nome, la Z. Se non intuisci immediatamente, non leggerlo, l’intuito è condizione fondamentale per il lettore di questo romanzo di frammenti incollati, di gemiti trattenuti e di infiniti abissi.
6. Pensi che i romanzi brevi siano più semplici e meno impegnativi di quelli più lunghi? Non leggere la Collagista. È pensato per non lasciarsi dimenticare, e non potrai fare a meno di rileggerlo molte volte, faticherai a liberartene come se avesse mille pagine
7. Credi che “fiume” sia un sostantivo maschile? Apparentemente è vero ma nella Collagista è celebrato un fiume – femmina, La Limmat. Potrebbe destabilizzarti.
8. Non leggere La Collagista se non ti sei mai commosso davanti a un collage, a una stazione ferroviaria progettata da un grande architetto spagnolo, a un corpo amato e imperfetto, desiderato e crudele. DEVI conoscere questa commozione per leggere la Collagista. Altrimenti, lascia stare.
9. Se ami la scrittura al femminile e hai un’idea precisa di cosa significa, non leggere La Collagista. È un libro che non può essere rinchiuso in nessun recinto, in nessuna classificazione precisa. È un libro che unisce letteratura e arti visive e ambisce ad essere universale. Non devi proprio leggerlo, se non sai stare nelle intersezioni, fuori dalle convenzioni, nelle fratture.
10. Non leggere La Collagista se hai paura della passione estrema. Non ti consolerà.
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