“Caribe” su Letto, riletto, recensito!
Fernando Velázquez Medina – Caribe – Arkadia
Fernando Velázquez Medina
Caribe
Arkadia
Gli evergreen
Le recensioni in LIBRIrtà
Caribe oltre ad essere un meraviglioso romanzo di avventure a ridosso del 1500, tradotto e pubblicato in Italia nella collana Xaimaca di Arkadia Editore, con protagonista il giovane Diego, è anche una perfetta descrizione di tutte le terre del Mar dei Caraibi con annesse culture, usi e costumi che vanno da posti civilizzati a posti ancora incontaminati come tribù indios e cannibali. Il romanzo esordisce con Diego in età avanzata che per i suoi trascorsi avventurosi, a capo di una comunità caraibica, riesce con l’ausilio dei propri figli a creare benessere e molta autonomia di quelle che erano le leggi del periodo sotto il dominio di spagnoli e portoghesi. Da un incontro con un capitano di una nave che commerciava prodotti per la sopravvivenza della sua comunità, emerse che Diego riusciva a parlare con i naviganti e con il comandante in tutte le lingue da loro esposte. Con molta curiosità uno dei suoi figli gli chiese come facesse ad essere poliglotta parlando le lingue tutte in maniera fluida. Diego rispose che era giunto il momento di raccontargli la sua avventurosa vita che gli aveva permesso di conoscere lingue e culture di molte nazioni. Nato a L’Avana crebbe felice, nonostante le umili origini della famiglia, la madre infatti gestiva una bettola a ridosso del porto dove preparava da mangiare per gli avventori che giungevano dal mare. L’incontro con una giovane donna, figlia di un nobile gli cambiò la vita. La passione era forte, ma la famiglia della ragazza non accettava questo interesse e per farlo desistere dalle pretese sentimentali, essendo molto potente lo fecero accusare di omicidio al cospetto di un rappresentante della Santa Inquisizione. (Nella foto che segue, la copertina originale di Caribe). Fra mille escamotage e aiutato da un monaco di nome Uberto Eco, il giovane Diego riuscì a fuggire, imbarcandosi su una nave da trasporto gestita dallo stesso monaco e dal relativo comandante. Questo è il momento in cui inizia la nuova vita di Diego. Tantissime e diversissime tipologie di avventure, conoscenza di nuove terre che lo metteranno a contatto con nuove culture, popoli agli antipodi di civiltà, ma che serviranno al giovane ad una maturazione che lo fortificheranno fisicamente, moralmente e intelligentemente. La vicinanza del monaco fu importante anche per l’istruzione e per la conoscenza di un vissuto di centinaia di anni precedenti alla sua nascita. Il racconto spazia, di avventure che il giovane vive tutte le volte che la nave attraccherà in un porto di terre sconosciute e la conoscenza geografica dei Caraibi. L’autore non fa mancare le bellezze delle novità: dalla conoscenza di prodotti che fin dove arrivava non sapeva che esistessero all’addentrarsi in fitte foreste; dall’instaurare rapporti con civiltà impensabili che esistessero alla conoscenza di animali impensabili che abitavano queste terre sconosciute. Ancora una volta il monaco fu determinante perché lo erudì pure sul più conosciuto popolo europeo che per la sete di conquista sbarcava nelle terre come quelle caraibiche. Fernando Velásquez, ci riporta alla storia, citando Marco Polo e le sue scoperte date dall’arrivo precedente di spagnoli e portoghesi, o ancora la conoscenza di un frutto come l’ananas, oggi usato in tutto il mondo. Diego interpreterà anche il ruolo del coraggioso guerriero, o del conoscitore profondo delle varie e diverse culture culinarie. In merito a quest’ultima osservazione un passo del romanzo molto importante che l’autore risalta nel suo pensiero è doveroso riportarlo: “La scoperta dell’America non fu una vera scoperta, proprio perché altri vi erano già arrivati. È questione di buon senso: come può esistere un territorio così grande e così vicino all’Europa senza che nessuno venga a saperlo? Se Marco Polo era andato in Cina viaggiando verso est perché non ci arrivò procedendo da ovest?” Il romanzo è una riproposta storica tanto che viene smontata la credenza che la terra fosse piatta già da molto tempo, e si sapeva che fosse tonda. Ma qui dovremmo andare molto a ritroso e scomodare gli antichi egizi che furono pionieri nell’esplorazione della terra. Una prova infatti la davano ulteriori scoperte di alcune costruzioni che sembravano copiate dalla cultura egizia a prova dei tempi del loro esodo. (Nella foto che segue la cover del romanzo del padre del rinascimento sporco, tradotto in Italia e pubblicato da Arkadia Editore). Tutte queste teorie venivano trasmesse al giovane Diego dalla sapienza del frate che lo coinvolse, per necessità di salvarlo da una accusa inesistente. Lo stesso prelato, non disdegnerà di raccontargli verità su conflitti religiosi che si svolgevano dall’altra parte del mondo, cioè in Europa e che ne portavano influenze durante l’esplorazioni delle Americhe che con lo sbarco di Colombo imposero l’Inquisizione e quindi chi non si allineava a queste religioni veniva etichettato come eretico. Dagl’insegnamenti del frate e dalle esperienze vissute durante il viaggio Diego svilupperà una passione di conoscenza. Si accorse, ad esempio, che la cultura fa paura ai potenti che vogliono che gli altri rimangano nell’ignoranza così da manipolarli. Ritornando al racconto del Diego anziano che narrava al figlio maggiore, oltre che soffermarsi sulle conoscenze storiche acquisite durante questo viaggio avventuroso lo dettagliava in tutto ciò che poteva essere avventura e scoperta, di popoli come i maya o degli indios che si dovevano confrontare con il continuo sbarco di navi che arrivavano dall’Europa a portare a modo loro una civiltà che stravolgeva il loro modo di vivere, creando i conflitti che sfociavano in violenza. Diego era sempre ricercato, epico il racconto di quando fu quasi catturato dall’esercito della Santa Inquisizione, che gli scagliò contro un branco di cani selvatici e affamati. Il francescano però ricordava a Diego che anche se a lui serviva scappare dalla condanna dall’Inquisizione, queste avventure dovevano essere un viaggio di conoscenza. Libro non emozionante, ma emozionale che ti porta a fantasticare in un mondo di terre tutte da scoprire con il protagonista Diego Valdes che è voce narrante del bel romanzo.
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