Gli ingranaggi dei ricordi
1
Cagliari, 2015
Ciao, bella di zia! Già ne è passato di tempo dall’ultima volta che ci siamo viste! E quando sei arrivata? Sei venuta con la nave? Con l’aereo? E hai mangiato, di’, bella di zia? Mi dispiace solo che non ti posso invitare a casa mia, ma lo vedi, mi hanno portato qui e non mi lasciano andare via. Io vorrei tornare a casa, ma non vogliono. I dottori. Nel modo più assoluto! Dicono che ho avuto un infarto… Io non mi ricordo nulla. Solo questo gran dolore al petto… Che dolore, bella di zia! Ho sentito come un pugno nel petto, e non riuscivo a respirare. Ta dannu mannu, che spavento! Sono scivolata in terra, poi devo essere svenuta, perché non ricordo più nulla. Ho perso conoscenza, hanno detto. E quando mi sono svegliata ero qui. Sono state le mie vicine a soccorrermi! Che se non era per loro, non lo so se ero ancora viva, adesso. Ma tu quando sei arrivata? Sei venuta in nave o con l’aereo? Che poi, quando hai un momento, mi dovresti fare un favore, perché non ho la mia dentiera, e non riesco a mangiare. Se per favore vai a casa mia, prendi la dentiera, la trovi nella sua custodia, dentro il cassetto del comodino, e me la porti.
E babbo tuo come sta? Felice, mio fratello, come sta? Ma che dici? È morto? Ma veramente? E quando è morto? E io non lo sapevo? Ah, non dirmelo, che dolore! Come mi dispiace per il mio povero fratello! Tu dici che lo dovevo sapere, eh? Cosa vuoi che ti dica, me ne sarò dimenticata! Mi dimentico sempre di tutto, la mia testa è vuota, vuota come una zucca.
Ma tu quando sei arrivata? E hai già mangiato oppure no? Perché io non posso mangiare, non ho la dentiera, anzi, se vai a casa mia, 12 mi fai il favore, me la prendi? È nel cassetto del comodino, nella sua scatolina.