“L’anno che Bartolo decise di morire” su Tu Style
Quando la solitudine uccide
Bartolo lavora in un museo, è un uomo buono, capace di stare accanto agli amici e di ascoltarli. Soffre di depressione ma per pudore non confida a nessuno il suo disagio. Gli unici con cui ha un dialogo franco sono il maestro Nino, sempre pronto a dare consigli sul “saper vivere”, e l’amico Lucio, che, dopo il fallimento del suo matrimonio e la perdita del lavoro, decide di compiere un gesto drastico, che scuote Bartolo nel profondo. In seguito a questo fatto la storia prende una rotta inaspettata, regalando un finale sorprendente. Il secondo romanzo di Valentina Di Cesare, L’anno che Bartolo decise di morire, è un’operetta morale; un affresco sulla precarietà delle relazioni e sulla solitudine esistenziale del mondo contemporaneo.
Eleonora Molisani