“Invece che uno” su La Sicilia
Muzzu esplora il tema del doppio tra uxoricidi e gelosie
Finalista al Premio Italo Calvino 2015 e da pochi giorni in libreria, “Invece che uno” di Federico Muzzu è l’ultima pubblicazione di Arkadia editore. Alla base del romanzo un intreccio che catapulta gli archetipi della tragedia greca nella realtà dei protagonisti adolescenti: l’uxoricidio, il rapporto tra fratelli, la gelosia. «Il femminicidio, del quale non si indagano i dettagli, costituisce una premessa inconfutabile che ha radici affini al resto dei temi affrontati: le concezioni di possesso, identità, ruoli, empatia», afferma Muzzu. Lorenzo e Dionigi sono i due gemelli, la cui esistenza è già segnata dal crimine del padre. Dopo la loro scomparsa a seguito di un violento litigio, la vicenda si arricchirà ulteriormente di personaggi e risvolti psicologici che ancoreranno il lettore alle pagine. Quello che in apparenza può sembrare il plot di un romanzo adolescenziale si arricchirà di elementi che conferiscono alla narrazione una coralità nella quale i più giovani con le loro dinamiche sociali e psicologiche si scontrano con il mondo adulto. «La ricettività dell’adolescenza è un terreno dinamico per raccontare la nascita di una consapevolezza», aggiunge ancora l’autore in merito alla scelta di appartenenza generazionale dei protagonisti. È il rapporto misterioso e affascinante tra gemelli a costituire il cuore del romanzo. «Il doppio mi attrae da sempre e volevo esplorare il tema in un contesto che fosse contemporaneo e tangibile. Un punto di vista propizio per narrare una moltitudine che viene prima di tutto dall’interno», spiega lo scrittore sardo. È dunque attorno alle loro anime come un tutt’uno polarizzato che i personaggi del romanzo gravitano fino all’imprevedibile colpo di scena finale.
Giusy Sciacca