“Come una barca sul cemento” su Gli amanti dei libri
Come una barca sul cemento – Roberto Saporito
La cosa che amo di più dei personaggi dei romanzi di Roberto Saporito è la completa disarmonia con la loro epoca, il loro malessere per il presente che sono costretti a vivere quasi come una condanna.
Lo scrittore di Alba anche in Come una barca sul cemento, il suo nuovo romanzo fresco di stampa, ci regala un altro disadattato che si muove a fatica nel disagio della propria esistenza.
È un professore di letteratura americana del Novecento che insegna a Roma. Viene allontanato dal suo prestigioso incarico ed è costretto a dimettersi per uno scandalo sessuale. Lui ha il vizio di essere un predatore sessuale e non può fare a meno di portarsi a letto le sue studentesse.
Lascia Roma e l’insegnamento e si ritrova a fare il guardiano di barche in una località marina della Toscana.
Solitudine e buone letture, dorme in una barca ma non riesce a dimenticare di essere un predatore in servizio permanente effettivo.
Nel deposito di rimessaggio barche dove lavora si perde nelle nebbie della sua mente e decide tramite Facebook di aprire una porta sul passato, proprio per sopravvivere al presente che vive e che non gli piace.
Rintracciare tramite i social le donne del suo passato che non è riuscito a portarsi a letto. Alla ricerca della scopata perduta per non perire e sentirsi vivo in un tempo da cui si sente respinto.
Flavia la trova immediatamente, le chiede l’amicizia si riconoscono immediatamente, si incontrano e ricordano i vecchi tempi per poi finire immediatamente tra le lenzuola. Tutto avviene con naturalezza, la sua indole di cacciatore trova in Flavia la giusta sponda anche perché lei in passato aveva un debole per lui.
Ma con Flavia non tutto fila liscio per via di suo marito che la picchia. Scoprirete come va a finire leggendo il libro, anche perché Saporito è bravo nel costruire intorno a Flavia e al suo amante alcuni colpi di scena che fanno decollare la storia.
Ma il nostro professore non si accontenta di Flavia, la caccia continua. Riesce a rintracciare sempre tramite Facebook Linda, un’ altra bella donna del suo passato per cui aveva un debole ma che per una serie di circostanze non era riuscito a portarsi a letto. Scopre che Linda adesso è una famosa scrittrice e che presenta il suo libro a Roma. Lui si presenta in libreria si riconoscono e in nome dei vecchi tempi finalmente si ritrovano a letto. Con Linda inizia una strana relazione, lei ha una compagna e vive a Venezia.
Come una barca sul cemento è un romanzo breve, che poi è la cifra della scrittura di Roberto Saporito, che si fa leggere. Il suo autore nel corso degli anni ci ha abituato a una prosa asciutta e essenziale. Il risultato sono pagine minimaliste scritte in meravigliosa sottrazione con un ritmo incalzante. Anche in questo romanzo, come in tutti i precedenti, troviamo un uomo in fuga da se stesso. Un personaggio che non cerca nessuna dimensione esistenziale, ma forse vorrebbe soltanto scomparire. Allora, da un libro all’altro corre la sua personale maratona con un’esistenza in cui nulla sembra avere senso e che sempre gli presenta il conto.
« Vivere il presente non sempre è sufficiente, anzi spesso il presente è un fardello da portare, tutti i giorni sempre uguali, e mentre il futuro potrebbe mettere ansia, chissà cosa potrebbe capitare domani, e di solito domani non è mai una cosa bella, ma sicuramente una cosa brutta, malattie improvvise e personali crisi finanziarie, tradimenti di partner, parenti e amici, sciagure in pratica, il passato, complice la bugia della propria memoria, spesso è mitico, grandioso, al limite del mitologico, ma è anche solo consolatorio, specialmente nel caso che fosse veramente bugiardo: spesso ci si ricorda di quel che si vuole, scartando, magari, chirurgicamente tutte quelle parti, non piacevoli, non interessanti, magari perfino sgradevoli. In base a questi canoni il passato non è mai molesto, o amaro, o increscioso, ma al contrario è sempre gradevole, spesso incantevole.Potere malato della mente».
Scopare tutte le occasioni perse è l’impresa folle di questo uomo che fugge dal suo presente a cui preferisce un passato mal digerito.
Nicola Vacca